Dal 14 giugno al 28 dicembre 2025, Palazzo San Felice, ubicato in via della Dataria 21 a Roma, apre per la prima volta le sue porte al pubblico. Un’iniziativa che si svolge ogni fine settimana, con accesso gratuito e su prenotazione, permette di seguire da vicino la trasformazione di uno degli edifici storici della capitale, destinato a ospitare la futura Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte. Concesso nel 2017 dalla Presidenza della Repubblica al Ministero della Cultura, Palazzo San Felice è stato affidato all’Agenzia del Demanio che ha avviato nel 2023 i lavori per la sua riqualificazione, che termineranno entro la fine del 2026. Il progetto, donato dall’architetto Mario Botta, mira a trasformare l’edificio da residenza privata a polo culturale della città, gestito dalla nascente Fondazione Biblioteca Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte.
L’iniziativa Cultura in Cantiere permette ai visitatori di seguire il percorso di rinnovamento del palazzo attraverso un’esperienza coinvolgente e informativa. Una linea del tempo illustra le principali fasi storiche dell’edificio, mentre un percorso digitale proietta i visitatori nel futuro della biblioteca, mostrando in modo realistico e dettagliato il progetto in corso. La visita, della durata di circa 45 minuti, include l’accesso alle sale istituzionali dedicate alla Presidenza della Repubblica, al Ministero della Cultura e all’Agenzia del Demanio, spazi che normalmente rimangono inaccessibili.
Il momento più importante del percorso è l’apertura del Sepolcro dei Sempronii, un sito archeologico finora mai visitabile, che si rivela in occasione dell’iniziativa. Il luogo rappresenta una scoperta rilevante per la città e offre uno sguardo diretto sulle stratificazioni storiche che caratterizzano l’area. Tra gli elementi di rilievo esposti all’interno del palazzo, spicca il disegno preparatorio della Nuova Pianta di Roma (1736-1738 circa, con successive aggiunte), opera di Giovan Battista Nolli. Si tratta del primo rilevamento moderno della città e di una delle imprese cartografiche più importanti dell’Europa del XVIII secolo.
Il percorso espositivo è arricchito da un allestimento che accompagna il pubblico in un racconto coinvolgente, evidenziando il processo di trasformazione in corso. L’esperienza offre così una lettura simultaneamente educativa e suggestiva, che mette in luce la metamorfosi di un edificio storico che torna a vivere in una nuova forma e funzione. La visita racconta la storia dell’edificio, la strada finora percorsa, la riscoperta di dettagli architettonici e archeologici e le trasformazioni che accompagnano la nascita di un nuovo spazio culturale.
Aperto gratuitamente ogni fine settimana e a Ferragosto dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.20).
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