Nell’estate 2025 Roma ha registrato un’impennata di sanzioni per bagni abusivi nelle fontane storiche. Come riportato dal giornale Dagospia, monumenti appena restaurati sono stati trasformati, in più occasioni, in piscine improvvisate da turisti. Le multe, fissate a 450 euro ciascuna, hanno raggiunto numeri record: cinquanta interventi della polizia locale, oltre la metà concentrati tra fine aprile e inizio maggio, con un aumento del 30% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Molte delle fontane coinvolte erano state recentemente sottoposte a lavori di restauro, finanziati con fondi del Pnrr, in particolare dal programma Caput Mundi. Tra gli interventi più rilevanti figura quello alla Fontana di Trevi, capolavoro diNicola Salvi, oggetto di un cantiere da oltre 300mila euro durato tre mesi. Durante i lavori, una passerella temporanea aveva permesso ai visitatori di ammirare da vicino la struttura. Rimossa la passerella e riattivato il getto d’acqua, non sono mancati i tuffi. A maggio, una coppia di sposi ha celebrato in acqua, consapevole di incorrere in una sanzione, improvvisando una danza all’interno della vasca.
Pochi giorni dopo, tre turiste hanno scelto il Fontanone del Gianicolo per un bagno, entrando in mutande e reggiseno. Un episodio che ha suscitato attenzione sui social e che si aggiunge a una lunga serie di comportamenti simili. La fontana delle Naiadi in piazza della Repubblica, realizzata da Mario Rutelli e riaperta a metà luglio dopo un restauro da oltre mezzo milione di euro durato 240 giorni, è stata teatro di un’altra violazione. In questo caso, un uomo non solo si è immerso, ma ha utilizzato il bordo di marmo per stendere la maglietta bagnata, lasciando accanto anche le scarpe da ginnastica (qui per l’articolo).
Un episodio particolarmente discusso ha riguardato la fontana dei Quattro Fiumi in piazza Navona, capolavoro barocco di Gian Lorenzo Bernini. Restaurata di recente, è stata occupata per alcuni minuti da due turisti, il tempo necessario per scattare fotografie e girare brevi video da condividere sui social. La scena ha destato reazioni contrastanti, anche per il valore artistico e storico dell’opera. Altri episodi si sono verificati anche nella fontana del Tritone in piazza Barberini a Roma, realizzata dallo stesso Bernini e utilizzata da un uomo come se fosse una vasca privata. Come scritto da Dagospia, la tendenza non riguarda esclusivamente i bagni, bensì anche l’uso improprio delle strutture. Un caso recente ha visto alcuni giovani salire sulle nuove fontane di piazza Pia, realizzate in vista del Giubileo, per ballare prima di partecipare a una messa a Tor Vergata. In quella circostanza, però, non si sono registrate immersioni, né durante il Giubileo dei giovani né in altre occasioni. Il fenomeno dei tuffi nelle fontane romane non è sicuramente nuovo, ma l’estate 2025 ha segnato un picco senza precedenti. Complice il caldo e l’ampia visibilità garantita dai social, molti episodi sono stati documentati in tempo reale, aumentando la loro diffusione mediatica e, in alcuni casi, alimentando l’emulazione. La polizia locale, oltre alle sanzioni economiche, applica ordini di allontanamento per scoraggiare la reiterazione delle violazioni, ma i numeri indicano che il problema resta diffuso.
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