Dario Fo, dall’Umbria parte il programma per il centenario della nascita del Nobel italiano


Presentato a Perugia il programma delle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Dario Fo. Gli eventi partiranno dall’Umbria tra ottobre 2025 e marzo 2026, per poi estendersi in tutta Italia e all’estero. In campo la Fondazione Fo-Rame con convegni, spettacoli, mostre e nuove pubblicazioni.

L’Umbria avvia ufficialmente il percorso di avvicinamento alle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Dario Fo (Sangiano, 1926 – Milano, 2016), figura di primo piano del teatro contemporaneo e Premio Nobel per la Letteratura nel 1997. Il programma, articolato su più livelli e destinato a un respiro internazionale, è stato presentato a Perugia nella Sala dell’Orologio della Galleria Nazionale dell’Umbria, alla presenza della presidente della Fondazione Dario Fo e Franca Rame, Mattea Fo, e del direttore degli Archivi della stessa Fondazione, Stefano Bertea.

La scelta dell’Umbria come punto di partenza delle celebrazioni non è casuale: la regione fu negli ultimi anni un luogo di riflessione e creazione per Fo, che la considerava il suo rifugio creativo. Il calendario degli eventi, che coprirà un intero anno, da marzo 2026 a marzo 2027, prevede anticipazioni già a partire da ottobre 2025. L’intero impianto celebrativo si sviluppa sotto la direzione della Fondazione Dario Fo e Franca Rame, che ne coordinerà i contenuti e la diffusione su scala nazionale e internazionale. Tra i principali progetti figura 100 anni per 100 Paesi, iniziativa che prevede la realizzazione di eventi in almeno 100 Stati del mondo, affiancati da una rete capillare di 100 appuntamenti sul territorio italiano. Il format comprenderà spettacoli teatrali, mostre, convegni, masterclass, proiezioni e produzioni audiovisive, con l’obiettivo di mantenere viva e accessibile l’eredità culturale e artistica di Fo.

“È un’occasione preziosa per riportare al centro il pensiero e la forza espressiva di un autore universale, capace di far dialogare culture lontane attraverso la satira, l’ironia e l’impegno civile”, sostiene il vicepresidente della Regione Umbria, Tommaso Bori. “Abbiamo il compito di rilanciare e diffondere l’eredità culturale di un Maestro indiscusso che ha saputo coniugare teatro, arte e impegno politico, offrendo strumenti critici per leggere la realtà e difendere i valori della libertà, della giustizia sociale e della partecipazione. Come assessore al digitale, non posso che cogliere con entusiasmo la lungimiranza di Franca Rame rispetto alla digitalizzazione e all’emergere di internet. La sua decisione di iniziare la digitalizzazione dell’archivio quando internet era ancora un concetto astratto per la maggior parte delle persone, è un esempio illuminante di lungimiranza e di democratizzazione culturale”.

“Quando raccontiamo il progetto 100 anni per 100 paesi molte persone sgranano gli occhi, pensando che organizzare un evento in almeno 100 stati rasenti l’impossibile”, dice la Presidente della Fondazione Fo Rame, Mattea Fo. “Pochi sanno quanto il repertorio Fo Rame sia tra i repertori teatrali più tradotti e messi in scena nel mondo. Le opere dei miei nonni sono state tradotte in 54 lingue, dal 1960 ad oggi ci sono state oltre 7 mila produzioni in 78 paesi diversi. Parliamo di nuove messe in scena dei loro spettacoli, non singole rappresentazioni, che quindi sono molte di più. Il Centenario - sarà l’occasione per renderci conto – visivamente – di quanto Dario Fo è conosciuto nel mondo e per portare le nuove generazioni – soprattutto italiane – a conoscere l’enorme eredità che Dario e Franca ci hanno lasciato, e di quanto ancora siano attuali e universali i loro testi. Ringrazio a nome di tutta la nostra famiglia e della Fondazione Fo Rame la Regione Umbria, i Comuni di Gubbio e Perugia, e tutte le istituzioni e realtà che si stanno unendo con nuovi progetti a queste Celebrazioni”.

Dario Fo, dall’Umbria parte il programma per il centenario della nascita del Nobel italiano
Dario Fo, dall’Umbria parte il programma per il centenario della nascita del Nobel italiano

“Sono molto felice che in occasione del Centenario di mio padre la Regione Umbria e i Comuni che ci hanno adottato 45 anni fa si siano uniti per queste celebrazioni”, dichiara Jacopo Fo, Consigliere della Fondazione Fo Rame e figlio del Premio Nobel. “Il centenario della nascita di Dario valorizzerà non solo il lavoro dei miei genitori ma anche le straordinarie invenzioni della tradizione italiana della Commedia dell’Arte che ha ispirato Shakespeare, Molière e tutto il teatro europeo. Gli eventi che la Fondazione Fo Rame sta organizzando saranno fondamentali per far conoscere al mondo la grandiosità di questa tradizione teatrale italiana”.

Il programma del Centenario, nel suo complesso, coprirà un ampio ventaglio di attività. Al centro è previsto un convegno internazionale, strutturato in cinque giornate di studio itineranti che si svolgeranno tra Milano, Pisa e Roma, coinvolgendo le principali università italiane e straniere. L’iniziativa mira a stimolare il confronto tra studiosi, ricercatori e studenti, creando occasioni di approfondimento sul lavoro teatrale e politico dell’autore, ma anche sul suo impegno sociale e sul contributo dato, insieme a Franca Rame, al dibattito pubblico e culturale italiano del secondo Novecento.

Sul fronte delle arti performative, il Centenario offrirà nuove produzioni teatrali, con spettacoli dal vivo che riprenderanno i testi più noti del repertorio Fo-Rame, affidandone la messa in scena a registi e interpreti delle nuove generazioni. Le rappresentazioni saranno pensate per circuitare nei principali teatri italiani, ma anche in sedi internazionali, con traduzioni e adattamenti destinati a pubblici diversi. Un ulteriore asse del progetto prevede l’allestimento di mostre, sia pittoriche sia documentarie, tratte dal ricco archivio della Fondazione e dalla collezione privata di Dario Fo. Tali esposizioni, che comprenderanno bozzetti, dipinti, materiali di scena, copioni e fotografie, metteranno in evidenza il versante visuale e plastico del lavoro dell’artista, non sempre valorizzato quanto quello teatrale.

Non mancheranno iniziative rivolte al mondo della formazione e della ricerca. La Fondazione prevede l’attivazione di percorsi accademici e laboratori artistici destinati a studenti, giovani attori e studiosi. Le attività comprenderanno momenti di studio ma anche di esercitazione pratica, con masterclass condotte da professionisti del settore. Un capitolo importante sarà infine dedicato alla ripubblicazione, in Italia e all’estero, delle opere più rappresentative del repertorio di Dario Fo e Franca Rame. Le nuove edizioni saranno arricchite da apparati critici e materiali d’archivio, e concepite in collaborazione con case editrici che cureranno versioni speciali pensate appositamente per il Centenario.

Il calendario delle celebrazioni prevede inoltre appuntamenti all’interno di due importanti manifestazioni editoriali: Umbria Libri 2026 e il Salone Internazionale del Libro di Torino. In tali contesti saranno organizzati eventi, incontri e presentazioni dedicate a Dario Fo e al suo lavoro, con la partecipazione di attori, studiosi, traduttori ed esponenti del mondo culturale. Il progetto per il Centenario di Dario Fo si propone dunque come una piattaforma articolata e diffusa, capace di coinvolgere il pubblico su più livelli e di restituire la complessità di un autore che ha attraversato da protagonista la storia culturale, teatrale e politica del Novecento italiano.


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