Edward Weston in mostra a Torino: 171 fotografie per ripercorrere una carriera fondamentale

0

Dal 12 febbraio al 2 giugno 2026 CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino presenta Edward Weston. La materia delle forme, la prima grande mostra in Italia dedicata al fotografo statunitense, organizzata da Fundación MAPFRE in collaborazione con l’istituzione torinese. Dopo le tappe di Madrid e Barcellona, il progetto espositivo approda nel contesto italiano proponendo una lettura articolata di una delle figure centrali della fotografia moderna americana.

Curata da Sérgio Mah, la mostra riunisce 171 immagini e si configura come una vera e propria antologia capace di attraversare tutte le fasi della produzione di Edward Weston (Illinois, 1886 – California, 1958), attivo prevalentemente in California fino alla sua morte nel 1958. Il percorso espositivo copre un arco temporale che va dal 1903 al 1948, restituendo una visione complessiva dell’evoluzione linguistica e concettuale dell’autore, dalle prime esperienze influenzate dal pittorialismo fino alla piena maturità raggiunta nell’ambito della fotografia diretta. L’esposizione propone un punto di vista europeo sull’eredità di Weston, inserendo il suo lavoro in dialogo critico con il modernismo delle prime avanguardie fotografiche del continente. In questo senso, il corpus selezionato si pone come un contrappunto estetico e teorico rispetto alle ricerche coeve sviluppate in Europa, contribuendo a una riflessione sulla definizione della fotografia come forma d’arte autonoma nel corso del Novecento. Il percorso mette in evidenza il ruolo svolto da Weston nel riconoscere e consolidare la fotografia come linguaggio poetico e intellettuale. Cofondatore del Group f/64 e dei Camera Pictorialists of Los Angeles, Weston partecipò in modo attivo al dibattito sulla natura del medium fotografico, sostenendo una visione basata sulla precisione formale, sulla chiarezza dell’immagine e sull’uso consapevole delle potenzialità tecniche dello strumento fotografico. La mostra sottolinea anche il suo contributo nell’offrire una chiave di lettura dell’estetica e dello stile di vita dell’America tra le due guerre, periodo di profonde trasformazioni culturali e sociali.

Elemento centrale della pratica di Weston fu la scelta della fotocamera a grande formato, utilizzata per ottenere immagini in bianco e nero caratterizzate da una notevole nitidezza e da una resa estremamente dettagliata delle superfici e dei volumi. Il rigore tecnico, unito a un’attenzione costante per la luce e per la struttura formale dei soggetti, ha dato origine a un corpus eterogeneo che comprende nature morte, nudi, paesaggi e ritratti. Molte di queste immagini sono oggi considerate fondamentali nella storia della fotografia del Novecento. Radicata nel paesaggio e nella cultura degli Stati Uniti, l’opera di Weston si distingue per un’essenzialità che ha contribuito a ridefinire i confini del linguaggio fotografico. Attraverso la selezione presentata a Torino, la mostra offre una prospettiva articolata sul processo di affermazione della fotografia come disciplina artistica e sul ruolo centrale che essa ha progressivamente assunto all’interno della cultura visiva contemporanea.