A sette anni di distanza dal terribile incendio che lo aveva devastato, ha finalmente riaperto le porte al pubblico, seppur al momento solo parzialmente, il Museo Nazionale di Rio de Janeiro, in Brasile. Dallo scorso mercoledì 2 luglio il pubblico infatti, per i prossimi due mesi, potrà visitare la mostra gratuita Entre Gigantes, che espone alcuni pezzi simbolici della collezione sopravvissuti all’incendio del 2018, tra questi il meteorite Bendegó, uno degli oggetti più celebri della raccolta. La mostra gratuita è stata realizzata dallo staff del Museo Nazionale e dai partner del progetto Museu Nacional Vive, una collaborazione tecnica tra Università Federale di Rio de Janeiro (UFRJ, a cui spetta la gestione del museo), UNESCO e Istituto Culturale Vale.
L’iniziativa consentirà al pubblico di accedere temporaneamente a tre aree interne della sede centrale del museo, il Paço de São Cristóvão (Palazzo San Cristoforo), attualmente in fase di ristrutturazione. Durante le visite, il pubblico potrà apprezzare i progressi compiuti nel restauro del palazzo; vedere il meteorite di Bendegó, il più grande mai rinvenuto sul suolo brasiliano, e ammirare lo scheletro di un capodoglio, una recente acquisizione dell’istituto, lungo 15,7 metri, affisso al nuovo lucernario dell’edificio.
Alla riapertura ha partecipato anche il Ministro dell’Istruzione, Camilo Santana, che ha anche visitato i lavori di ristrutturazione dello spazio, chiuso dal 2018 a seguito dell’incendio. Il disastro, occorso il 2 settembre 2018, non aveva provocato vittime, ma aveva devastato la storica sede del museo (il palazzo neoclassico fu costruito tra il 1808 e il 1821), mandando in fumo 200 anni di storia: si stima infatti che nella catastrofe il museo abbia perso circa il 90% della sua collezione. A provocare l’incendio sarebbe stato un cortocircuito nell’impianto di condizionamento, ma fu chiaro fin da subito che la mancanza di investimenti nella sicurezza del museo all’epoca del governo Jair Bolsonaro non fu certo benefica per il contenimento delle fiamme.
I lavori di ricostruzione del Museo Nazionale, partiti nel 2021, sono stati eseguiti in più fasi. Anche l’Italia ha fornito il proprio aiuto durante le operazioni. Inizialmente la riapertura era prevista per il 2026: al di là della riapertura parziale di questa settimana, l’intenzione del governo federale, sotto la guida del Presidente della Repubblica, Luiz Inácio Lula da Silva, è di coinvolgere partner statali e privati, garantire le risorse il prima possibile e completare i lavori per la completa apertura al pubblico entro il 2026, come da programmi.
Fondato nel 1818, il Museo Nazionale di Rio de Janeiro è la più antica istituzione scientifica del Brasile e uno dei principali punti di riferimento culturali del Paese. Il museo ospitava circa 20 milioni di pezzi nella sua collezione, tra cui collezioni di antropologia, archeologia, botanica, zoologia e geologia, essenziali per la ricerca scientifica e didattica: il 10% circa che è sopravvissuto venne ospitato in una sede vicina al Paço de São Cristóvão non interessata dalle fiamme. L’obiettivo, dunque, è completare i lavori e riaprire il museo al pubblico entro il 2026. Oltre a preservare la memoria culturale e scientifica del Brasile, la ricostruzione garantisce che le generazioni future possano avere accesso a questo prezioso patrimonio di conoscenza.