La storia del Risorgimento incontra la realtà virtuale. A partire da ottobre 2025, il Museo del Risorgimento “Leonessa d’Italia” di Brescia proporrà quattro nuovi percorsi immersivi, riuniti nel progetto Risorgimento VR Experience. Si tratta di un’iniziativa promossa da Fondazione Brescia Musei insieme a Way Experience e Beside, che ha ottenuto il sostegno di Regione Lombardia nell’ambito del bando InnovaCultura, finanziato dal Programma Regionale FESR 2021-2027. L’obiettivo è quello di coniugare memoria storica e innovazione tecnologica, avvicinando in particolare i più giovani alla conoscenza delle vicende risorgimentali. Il Museo del Risorgimento, riaperto nel 2023 dopo otto anni di chiusura grazie a un intervento sostenuto da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo tramite il bando Emblematici Maggiori 2020, si inserisce così in un percorso di rinnovamento che punta su nuove modalità di fruizione. L’idea è di rendere accessibili i contenuti anche a pubblici non specialistici, coinvolgendo le nuove generazioni attraverso strumenti digitali capaci di restituire l’atmosfera di un’epoca e la complessità degli eventi che portarono all’unità nazionale.
Il progetto propone quattro esperienze in realtà virtuale, ciascuna dedicata a un protagonista o a un episodio emblematico del Risorgimento. Fratelli ribelli è raccontato attraverso la figura di Filippo Ugoni, intellettuale bresciano impegnato nella causa patriottica. Un giorno da eroe è affidato a Tito Speri, simbolo delle Dieci Giornate di Brescia del 1849. L’immenso ospedale ripercorre invece le vicende di Felicita Bevilacqua, nobile veronese che sostenne la città durante l’insurrezione, mentre La spedizione dei Mille segue lo sguardo di Giuseppe Nodari, medico e volontario garibaldino. Ogni percorso è costruito come uno storytelling immersivo che intreccia accurate ricostruzioni storiche, documenti d’archivio e aneddoti.
Un aspetto centrale riguarda l’inclusività. Le esperienze sono accessibili anche a persone sorde grazie all’integrazione di contenuti in LIS. Inoltre, un software specifico consente una fruizione semplice e adattabile alle diverse esigenze dei visitatori. L’intento è di garantire un accesso democratico e partecipato alla memoria storica, valorizzando la dimensione educativa del museo. La narrazione è guidata da un nuovo personaggio creato da Elisabetta Dami, autrice nota per aver dato vita a Geronimo Stilton. Dopo aver prestato la propria penna al progetto digitale che ha reso più accessibili le collezioni dei musei cittadini, Dami introduce ora la Leonessa Lea: un character antropomorfo, vestito con jeans e giacca risorgimentale, che accompagna il pubblico giovane tra serietà e leggerezza. La scelta richiama il simbolo di Brescia come “Leonessa d’Italia” e intende trasformare la visita in un’esperienza narrativa capace di trasmettere valori e riflessioni oltre il puro dato storico. L’uso della realtà virtuale consente anche di aprire al pubblico materiali normalmente non accessibili. Documenti d’archivio e reperti conservati nei depositi diventano parte integrante dei video immersivi, arricchendo il racconto con ulteriori livelli di lettura. Questa impostazione si collega alla filosofia museale inaugurata con la riapertura del 2023, fondata su tre assi principali: i reperti materiali, le opere d’arte e le collezioni digitali. Una combinazione che permette di mantenere il radicamento nella storia e, al contempo, di ampliare gli strumenti con cui la memoria viene trasmessa.
“Sono felice di partecipare a questo bellissimo progetto, che unisce innovazione e valori profondi, dando nuova vita alla storia e avvicinandola al pubblico”, afferma Elisabetta Dami. “Con la leonessa Lea ho voluto contribuire a rendere il Museo del Risorgimento di Brescia un luogo vivo, dove la storia dialoga con il presente e i visitatori si sentono protagonisti del proprio percorso di scoperta. Perché la cultura, quando parla al cuore, diventa un’avventura che non finisce mai”.
“La Leonessa racconta” nasce da un’idea semplice ma potentissima: permettere ai visitatori non solo di ascoltare la storia, ma di viverla”, sostiene Francesca Biagioli, Founder di Beside Books e Marco Pizzoni, Founder di Way Experience. “Il lavoro che abbiamo realizzato trasforma la visita al museo in un’esperienza immersiva e partecipativa, in cui il pubblico non si limita più a osservare la storia, ma la attraversa, la sente e la vive in prima persona”.
La realizzazione del progetto ha coinvolto diverse competenze. Way Experience e Beside hanno sviluppato le tecnologie innovative e gli storytelling, mentre i Servizi educativi di Fondazione Brescia Musei hanno curato i contenuti storici e artistici. Elisabetta Dami ha invece ideato il nuovo personaggio narrante, con l’obiettivo di offrire un punto di vista familiare e accessibile a bambini e ragazzi. Il risultato è un dispositivo narrativo e tecnologico che amplia l’offerta culturale del museo, aprendola a scuole, famiglie, turisti e al pubblico adulto. Accanto all’esperienza digitale, è stato creato un fumetto inedito, illustrato da Silvia Bigolin e curato da Fondazione Brescia Musei. Il volume, destinato agli insegnanti ma disponibile anche per il pubblico, riprende i linguaggi visivi del progetto VR e approfondisce le vicende dei quattro protagonisti. Con uno stile diretto e divulgativo, il fumetto si propone come strumento parallelo per avvicinare target differenti a una stessa narrazione storica.
Il Risorgimento VR Experience si inserisce in un programma che Fondazione Brescia Musei dedica al Museo del Risorgimento e al Castello di Brescia. Nel 2025 il calendario ha incluso numerose iniziative mirate ad approfondire personaggi e temi legati all’Ottocento e alle eredità lasciate dal movimento risorgimentale. Dal 1° aprile al 29 giugno è stata allestita la mostra-dossier Tito Speri. Oggetti di un cospiratore del Risorgimento, che ha raccolto cimeli appartenuti al patriota bresciano. Nell’ambito dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, il Museo ha ospitato dal 24 aprile all’8 giugno una selezione di oggetti delle collezioni civiche legati alla Resistenza, parte del progetto nazionale Materiali resistenti. Musei, oggetti, narrazioni nell’Ottantesimo della Liberazione, promosso dal gruppo ICOM Musei Storici in collaborazione con l’Istituto nazionale Ferruccio Parri e con la rete Paesaggi della Memoria. Sempre per il 25 aprile, Fondazione Brescia Musei ha curato un programma di eventi dedicati al movimento partigiano, coordinati da Marco Merlo e Giulia Paletti, conservatori rispettivamente del Museo delle Armi “Luigi Marzoli” e del Museo del Risorgimento.
Il ciclo di iniziative ha incluso anche il corso di storia Garibaldi oltre la storia – L’icona, il mito, il racconto, tenuto a maggio dagli storici Carlo Bazzani e Michele Magri, con la partecipazione di numerosi docenti universitari provenienti da diversi atenei italiani. A giugno è stata invece inaugurata una mostra con due disegni di Antonio Tagliaferri e Angelo Inganni dedicati al monumento ad Arnaldo da Brescia, nell’ambito della rassegna cittadina Arnaldo. Martire e ribelle. Il programma proseguirà il 18 novembre con l’esposizione di un abito originale appartenuto ad Anita Garibaldi. L’iniziativa intende riportare l’attenzione su una figura spesso ridotta al ruolo di compagna dell’eroe, ma che ebbe un percorso autonomo e rilevante nelle vicende politiche e militari del suo tempo. Attraverso il nuovo progetto VR, il fumetto, le mostre e le iniziative collaterali, il Museo del Risorgimento di Brescia si propone come laboratorio di memoria e innovazione. Un luogo in cui la tradizione storiografica convive con strumenti narrativi contemporanei, per offrire una lettura più ampia e inclusiva di un periodo che continua a influenzare la storia e l’identità del Paese.
“Questo progetto”, dice Francesco Tomasini, Consigliere Comune di Brescia con delega alle Attività Culturali, “rappresenta un esempio virtuoso di come l’innovazione tecnologica possa mettere in dialogo il passato con il presente, offrendo nuovi strumenti per comprendere e valorizzare la nostra storia. Con Risorgimento VR Experience, il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia si conferma un luogo vivo e accessibile, capace di parlare ai cittadini di tutte le età, in particolare ai più giovani, che oggi più che mai hanno bisogno di strumenti narrativi capaci di emozionare, coinvolgere e far riflettere. Come Comune di Brescia siamo orgogliosi di sostenere iniziative come questa, che rafforzano il ruolo della cultura quale motore di sviluppo, inclusione e crescita per la nostra comunità. Ringraziamo Fondazione Brescia Musei e tutti i partner coinvolti per aver creduto in questa sfida, portando la nostra città a essere ancora una volta un punto di riferimento nel panorama culturale lombardo e nazionale”.
“È un piacere portare il mio saluto e quello di Regione Lombardia in occasione di questa iniziativa che conferma quanto la cultura, quando sa innovare, possa diventare davvero un motore di crescita per il territorio”, sostiene Francesca Caruso, Assessore alla Cultura Regione Lombardia. “Con questo progetto Brescia ribadisce ancora una volta di essere all’avanguardia: una città, una provincia capace di raccontare la storia con gli strumenti del presente, rendendola viva, attuale, emozionante e accessibile a tutti. È anche questa l’idea di cultura in cui crediamo: una cultura che non si limita a conservare, ma che sperimenta e parla ai più giovani senza perdere profondità e valore. Attraverso il bando InnovaCultura abbiamo voluto investire su un’idea precisa: una cultura che non “teme” il futuro ma, anzi, unisce la tecnologia con l’immenso e prezioso patrimonio a disposizione, la creatività con l’impresa, trasformando la bellezza in opportunità di crescita per tutta la Lombardia. È anche da qui che passa la competitività culturale della nostra regione. Ringrazio Fondazione Brescia Musei - in particolare la presidente Francesca Bazoli e il direttore Stefano Karadjov - e tutti coloro che hanno contribuito a dare forma a un progetto esemplare, unendo competenza, passione e visione. Brescia – la “Leonessa d’Italia” – dimostra così che innovazione e tradizione non sono due strade opposte, ma la stessa direzione quando si ha il coraggio di crederci”.
“Con la riapertura nel 2023”, afferma Stefano Karadjov, Direttore Fondazione Brescia Musei, “il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia si è affermato come un esempio di racconto storico in chiave contemporanea. Grazie a un impianto museologico rinnovato, è oggi uno spazio formativo e partecipativo, dove la narrazione stimola la riflessione critica e rafforza la coscienza civica. Fondazione Brescia Musei è da sempre impegnata nella valorizzazione di questo luogo simbolico, cuore del Castello di Brescia e testimone dell’identità cittadina e nazionale. Con il progetto ’Risorgimento VR Experience’, vincitore del bando InnovaCultura di Regione Lombardia, abbiamo voluto portare avanti una visione del museo come spazio accessibile, dinamico e innovativo. Le esperienze immersive in realtà virtuale – pensate in particolare per le nuove generazioni – rappresentano uno strumento potente per avvicinare il pubblico alla storia, rendendola coinvolgente, emozionante e inclusiva. Siamo convinti che la cultura debba essere un motore di crescita sociale e civile. In questa prospettiva, il Museo del Risorgimento non è solo un luogo della memoria, ma un laboratorio di cittadinanza, in cui il patrimonio storico si trasforma in esperienza viva e condivisa”.
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