Livorno celebra Giovanni Fattori con un itinerario permanente nei luoghi del pitore


Presentato a Livorno l’itinerario permanente “I luoghi di Fattori”: dieci tappe in città con pannelli interattivi e QR code per scoprire le memorie del maestro livornese nel bicentenario della nascita, con mostra fotografica e pubblicazione dedicata.

Un itinerario urbano, dieci tappe, pannelli interattivi, QR code e contenuti multimediali per restituire voce a memorie e luoghi legati a Giovanni Fattori (Livorno, 1825 – Firenze, 1908). Così Livorno celebra il bicentenario della nascita del pittore con il progetto I luoghi di Fattori, presentato ufficialmente giovedì 11 settembre ai Granai di Villa Mimbelli (dov’è adesso in corso la grande mostra Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura: qui la nostra recensione).

L’iniziativa, ideata e curata dalla Cooperativa Agave grazie ai fondi del bando “Interventi per l’arte e la cultura 2025” della Fondazione Livorno, è realizzata in collaborazione con il Comune di Livorno, il Gruppo Labronico, Finestre sull’Arte, l’associazione Livorno com’era e il Comitato Livornese per la Promozione dei Valori Risorgimentali. Il percorso mette al centro il rapporto profondo e duraturo che il pittore ebbe con la sua città natale. Pur trasferitosi da giovane a Firenze, dove visse gran parte della sua vita e maturò come artista, Fattori non smise mai di sentirsi livornese. “Ho sempre amato con tutti i suoi difetti, la mia Livorno”, scrisse, sintetizzando un legame che non si incrinò mai.

Livorno, il monumento a Giovanni Fattori
Livorno, il monumento a Giovanni Fattori

Un viaggio nei luoghi del maestro

Il nuovo itinerario urbano tocca i punti più significativi della vita di Fattori: dalla casa natale alla scuola dove mosse i primi passi nella pittura, fino alla chiesa dove sposò la prima moglie, Settimia Vannucci, amatissima dal pittore e scomparsa prematuramente. Ogni tappa sarà contrassegnata da un pannello dotato di QR code. Basterà inquadrarlo con lo smartphone per accedere a contenuti audio che restituiscono le parole e i ricordi del pittore, offrendo così al visitatore un’esperienza completa e soddisfacente.

I cartelli diventano quindi veri portali della memoria, varchi tra presente e passato, capaci di evocare il contesto culturale e umano in cui il pittore si formò. Un percorso volto a comprendere meglio la figura di Fattori, non solo come artista, ma anche come uomo: dalle abitazioni familiari ai luoghi di villeggiatura estiva, fino ai rifugi della vecchiaia.

Oltre al percorso principale, che si compone di dieci tappe, il progetto prevede anche una mappatura di ulteriori dieci luoghi legati alla vita di Fattori, consultabili online. A completare l’iniziativa, una pubblicazione arricchita da testimonianze, documenti d’archivio e fotografie, pensata per accompagnare il visitatore e per restituire una visione ancora più ampia del legame tra il pittore e la sua città. In occasione della presentazione, ai Granai di Villa Mimbelli è stata allestita anche una mostra fotografica dedicata proprio ai luoghi fattoriani. Le immagini, fotografie di Emiliano Cicero e Linda Ughi, documentano gli spazi cittadini legati al pittore e permettono di riconnettere visivamente le tappe dell’itinerario con il contesto odierno.

La facciata del Museo Civico Giovanni Fattori
La facciata del Museo Civico Giovanni Fattori

Un progetto corale per il bicentenario

Il progetto rientra nel calendario di iniziative “Giovanni Fattori 200”, organizzate per accompagnare la mostra Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura. Alla sua realizzazione hanno contribuito numerose figure professionali: il coordinamento è stato affidato a Elena Spagnoli, mentre i testi e le ricerche sono di Jacopo Suggi e Francesca Cutrona. Al progetto hanno collaborato, tra gli altri, Fabio Leonardi per il contributo artistico, Samuel Olivar per la grafica, Giulia Donnini per le traduzioni in inglese, e numerosi altri professionisti per la progettazione didattica, i contenuti audio e le voci narranti.

Il coinvolgimento dei condomini di alcuni edifici cittadini, che hanno acconsentito all’installazione dei pannelli, sottolinea l’aspetto partecipativo dell’iniziativa. Così come la collaborazione attiva dell’assessora alla Cultura Angela Rafanelli, del Comune di Livorno, della Fondazione Livorno e delle associazioni culturali che hanno preso parte al progetto.

La tamerice secolare di Antignano raffigurata da Fattori ne La libecciata
La tamerice secolare di Antignano raffigurata da Fattori ne La libecciata

Un nuovo modo di raccontare Fattori

I luoghi di Fattori non si limita dunque a proporre un itinerario turistico, ma offre una modalità innovativa di raccontare un artista. L’uso delle tecnologie digitali, integrato con un’attenta ricerca storica, trasforma la città in un museo diffuso, capace di coinvolgere residenti e visitatori. Ogni tappa diventa occasione di scoperta e di riflessione, riportando alla luce frammenti di vita quotidiana e momenti significativi della carriera del pittore.

Attraverso il percorso si potrà riscoprire il giovane Fattori che si avvicina all’arte, l’uomo che mantiene legami forti con la sua città d’origine, il maestro che diventa punto di riferimento per una generazione di artisti italiani. In questo senso, il progetto si inserisce pienamente nelle celebrazioni per i duecento anni dalla nascita, valorizzando non solo la dimensione artistica, ma anche quella civile e umana del pittore.


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