Uno disegno di Michelangelo (Caprese, 1475 – Roma, 1564) per la volta della Cappella Sistina emerge sul mercato: si tratta di un foglio raro e scoperto di recente, ed è uno dei pochi disegni dell’artista toscano ancora in mani private. Si tratta, inoltre, dell’unico collegato alla volta della Cappella Sistina ad essere mai stato messo all’asta. È lo studio per un piede della Sibilla libica e andrà in asta da Christie’s a New York il 5 febbraio 2026, con stima 1,5-2 milioni di dollari (1,3-1,75 milioni di euro), dunque piuttosto lontana dal record mondiale dell’artista, 23 milioni di euro, segnato nel 2022 a Parigi.
Per tutta la sua vita, Michelangelo disegnò costantemente, e fu attraverso il disegno che pianificò e preparò i suoi progetti, sviluppò le sue invenzioni e perfezionò le sue idee: purtroppo, però, i fogli di sua mano sopravvissuti, circa seicento, ammontano solo a una frazione delle migliaia di disegni che deve aver prodotto. Molto raramente nuovi disegni sono stati riscoperti e aggiunti al corpus grafico di Michelangelo nel corso dei decenni. Quasi tutti gli studi noti di Michelangelo, esclusi i disegni architettonici e gli schizzi dei blocchi di marmo che Michelangelo inviava ai suoi cavatori (uno di questi schizzi di blocchi è andato in asta l’anno scorso, con una stima di 6-8mila dollari, e poi venduto a più di 200mila), sono ora in collezioni pubbliche. Solo una decina di fogli, incluso questo disegno appena scoperto, sono in mani private.
Subito dopo aver ricevuto l’incarico per la volta della Sistina (1508-1512), Michelangelo iniziò a lavorare agli studi per gli affreschi. Nei mesi e negli anni successivi, continuò a realizzare studi, procedendo a pezzi mentre dipingeva gradualmente il soffitto, completando una campata della volta dopo l’altra. Attraverso disegni preparatori, Michelangelo studiò ciascuna delle figure, pianificando meticolosamente ogni dettaglio delle loro pose e anatomia. L’artista lavorò per quattro anni alla volta della Cappella Sistina e durante questo periodo deve aver prodotto centinaia di disegni, la maggior parte dei quali è oggi perduta.
Nei primi studi realizzati per la Cappella Sistina, Michelangelo utilizzò principalmente penna, inchiostro e gessetto nero. Col passare del tempo, tuttavia, Michelangelo iniziò a usare più frequentemente il gessetto rosso, soprattutto per gli studi della figura umana, che disegnava partendo da modelli dal vivo. La sanguigna, il gessetto rosso, era considerata una tecnica più impegnativa rispetto al carboncino, poiché è una pietra più dura e più difficile da cancellare dalla carta. Tuttavia, alcune delle sue qualità, come la gamma cromatica e la nitidezza, la rendevano particolarmente adatta al disegno del corpo umano.
Finora sconosciuto, il foglio appartiene a un importante gruppo di studi di figure a sanguigna che Michelangelo realizzò su modelli dal vivo in preparazione degli affreschi sulla volta della Cappella Sistina in Vaticano. Questi disegni sono ampiamente considerati i migliori risultati di Michelangelo con questa tecnica.
Lo studio del piede, come anticipato, è un disegno preparatorio per la Sibilla Libica, una delle figure più importanti della volta, dipinta nell’ultima campata sul lato est della cappella. La potenza e la precisione del disegno, incentrato sull’effetto visivo delle dita dei piedi della Sibilla che premono sul terreno, dimostrano il costante impegno di Michelangelo nella rappresentazione accurata del corpo umano. La gigantesca figura della Sibilla, affrescata in una scala circa tre volte quella naturale, è ritratta in una posa complessa: ferma nel suo movimento mentre scende dal trono e regge un enorme libro profetico aperto, con la punta dei piedi che ne sostiene tutto il peso.
Un altro disegno per la Sibilla Libica è conservato al Metropolitan Museum of Art di New York. Questo foglio disegno contiene diversi studi: l’immagine più grande è la figura di un giovane nudo seduto, visto di spalle con la testa di profilo, le braccia piegate e la parte superiore del corpo ruotata in un elegante contrapposto, che mette in mostra la formidabile muscolatura della schiena. Lo studio del giovane, osservato attentamente da un modello vivente – molto probabilmente un giovane assistente in posa nello studio – è stato trasformato nella Sibilla dell’affresco. Nel dipinto, la Sibilla è completamente vestita, fatta eccezione per le possenti spalle, le braccia e i piedi nudi. Sul foglio del Metropolitan, accanto al corpo del giovane, si trovano studi di altri dettagli con cui Michelangelo ha riempito il foglio: un altro schizzo del torso, la testa di profilo, il piede destro e varie iterazioni delle dita, e la mano sinistra.
Michelangelo sapeva che la Sibilla sarebbe stata dipinta vestita, ma a piedi nudi. Questo potrebbe spiegare la sua insistenza nell’esplorare le pose dei suoi piedi: il piede sinistro sul foglio del Metropolitan e quello destro sul disegno appena scoperto. Il nuovo disegno mostra peraltro il costante impegno di Michelangelo nella rappresentazione accurata del corpo umano. L’artista ha disegnato il piede con potente energia, studiando gli effetti visivi delle dita che premono sul terreno e sostengono l’intero peso di questa figura monumentale.
Osservando attentamente i contorni della parte posteriore del tallone, vediamo come Michelangelo abbia prima tracciato la forma con una delicata linea di gesso e poi l’abbia rafforzata con un tratto più vigoroso. Questo è caratteristico del suo metodo di lavoro esplorativo. Questo tipo di pentimenti suggerisce che Michelangelo stesse aggiustando la posa del piede mentre disegnava; stava pensando sulla carta a come rendere al meglio la tensione del piede sollevato sulle dita.
“Di fronte a questo disegno”, afferma Giada Damen, specialista del Dipartimento di Disegni Antichi di Christie’s, “si può cogliere tutta la potenza della forza creativa di Michelangelo; possiamo quasi percepire l’energia fisica con cui ha reso la forma del piede, premendo vigorosamente la sanguigna sulla carta. Il disegno fu poi trasferito sull’intonaco fresco del soffitto, con la posizione finale del piede leggermente modificata in modo che il peso della Sibilla fosse quasi interamente sostenuto dalle dita. Questo dimostra quanto Michelangelo fosse instancabilmente spinto a perfezionare la sua opera, anche nelle fasi finali della pittura”.
Questo disegno non è mai apparso sul mercato ed è inedito. Per secoli, il foglio è rimasto in mani private, non documentato e sconosciuto agli studiosi. Da quando è stato scoperto all’inizio di quest’anno e dopo diversi mesi di ricerche presso Christie’s, gli esperti di Michelangelo, afferma la casa d’aste, hanno riconosciuto all’unanimità la mano dell’artista negli studi sia sul recto che sul verso del foglio.
Il disegno sarà esposto presso la sede centrale di Christie’s a Londra in King Street questa settimana durante la London Classic Week. Sarà inoltre esposto da Christie’s a New York, al 20 Rockefeller Center, nel febbraio 2026, prima della New York Classic Week.
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