Addio a Mario Paglino e Gianni Grossi, creatori delle Barbie ispirate alla storia dell'arte


I designer Mario Paglino e Gianni Grossi sono tra le vittime del tragico incidente sull’A4 del 27 luglio. Fondatori di Magia2000, avevano trasformato le Barbie in opere d’arte, creando una linea ispirata alla storia dell’arte e ai capolavori di Van Gogh, Frida Kahlo, Klimt e Warhol. Il loro lavoro ha lasciato un’impronta rilevante nel collezionismo e nel fashion d

Sono quattro le vittime dell’incidente avvenuto domenica 27 luglio sull’autostrada A4 tra i caselli di Novara Est e Marcallo Mesero. Un impatto frontale causato da un’auto che viaggiava contromano, all’interno della quale si trovava un uomo di 82 anni anch’egli deceduto. Tra le vittime anche Amodio Giurni, 37 anni, che si trovava alla guida dell’auto travolta (la moglie che viaggiava con lui è ricoverata in gravi condizioni), e due figure note a livello internazionale nel mondo del collezionismo e della moda: Mario Paglino e Gianni Grossi, fondatori del brand Magia2000, noti per la creazione di Barbie personalizzate ispirate all’arte e alla cultura pop. Paglino e Grossi, uniti nella vita privata e in quella professionale, avevano fondato nel 1999 Magia2000, un progetto nato come espressione creativa nel mondo della moda e della grafica, e rapidamente affermatosi a livello internazionale. Con sede a Novara, la loro attività aveva consolidato nel tempo un rapporto stretto con Mattel, la casa madre della fashion doll, fino a diventare punto di riferimento per collezionisti e appassionati in tutto il mondo.

Il loro stile, riconoscibile per l’eleganza e la ricchezza di dettagli, ha contribuito a ridefinire l’immagine della Barbie da semplice giocattolo a oggetto da collezione, ponte tra cultura pop, alta moda e storia dell’arte. Le loro creazioni sono state spesso protagoniste di aste benefiche, come nel 2015, quando una Barbie da loro realizzata fu battuta per 15.000 dollari in occasione della National Barbie Convention negli Stati Uniti. Le loro bambole sono state anche vendute dalle case d’asta Christie’s e Sotheby’s in eventi promossi da Mattel Italia.

La Barbie ispirata a Composizione con rosso, blu e giallo (1930) di Piet Mondrian. Foto: Magia2000, profilo Instagram
La Barbie ispirata a Composizione con rosso, blu e giallo (1930) di Piet Mondrian. Foto: Magia2000, profilo Instagram
La Barbie ispirata a Marilyn Diptych (1962) di Andy Warhol. Foto: Magia2000, profilo Instagram
La Barbie ispirata a Marilyn Diptych (1962) di Andy Warhol. Foto: Magia2000, profilo Instagram

Ma l’aspetto più distintivo del loro lavoro è stato il ciclo di Barbie ispirate ai grandi maestri dell’arte, frutto di un lavoro recente, che ha trasformato le bambole in veri e propri omaggi tridimensionali ai capolavori del Novecento. Uno dei progetti più apprezzati è la Barbie dedicata a Composizione con rosso, blu e giallo (1930) di Piet Mondrian. La bambola riflette pienamente l’estetica del modernismo attraverso l’uso calibrato di blocchi di colore primario, superfici bianche e linee nere, traducendo l’armonia astratta e la semplicità formale in una creazione indossabile.

Alla collezione si è aggiunta anche una creazione ispirata a Marilyn Diptych (1962) di Andy Warhol. In questo caso, la Barbie indossa un abito decorato da paillettes e volants nei toni pastello, arricchito da motivi grafici che richiamano l’immagine iconica di Marilyn Monroe. Lo sfondo e l’impianto visivo si ispirano direttamente all’estetica warholiana, con ritratti ripetuti e variazioni cromatiche che sintetizzano il dialogo tra celebrità, arte e cultura di massa. La scelta di rendere omaggio a Warhol e alla sua Marilyn è nata dalla volontà di omaggiare l’incontro rivoluzionario tra arte, fama e moda, un’alleanza che ha influenzato profondamente la cultura visiva contemporanea, e che Warhol ha saputo portare a nuove vette, elevando le icone pop a simboli eterni.

La Barbie ispirata a Le Due Frida (1939) di Frida Kahlo. Foto: Magia2000, profilo Instagram
La Barbie ispirata a Le Due Frida (1939) di Frida Kahlo. Foto: Magia2000, profilo Instagram
La Barbie ispirata a Convergence (1952) di Jackson Pollock. Foto: Magia2000, profilo Instagram
La Barbie ispirata a Convergence (1952) di Jackson Pollock. Foto: Magia2000, profilo Instagram

Un’altra creazione dei due designer è ispirata al dipinto Le Due Frida (1939) di Frida Kahlo. La bambola indossa un abito tradizionale messicano in pizzo, rievocando il costume Tehuana presente nell’opera. Ricami rossi, motivi a cuore e decorazioni floreali alludono al doppio registro, forza e fragilità, che attraversa l’universo poetico dell’artista. L’abito restituisce l’intensità emotiva e la dimensione narrativa che fanno di Le Due Frida un manifesto identitario e un simbolo di resilienza. Attraverso la scelta si sottolinea il valore dell’introspezione e dell’orgoglio culturale che permeano l’autoritratto di Kahlo, evidenziando al tempo stesso temi come la diversità, la forza interiore e la fusione tra vissuto personale e linguaggio creativo.

Un altro omaggio è rappresentato dalla Barbie ispirata a Convergence (1952) di Jackson Pollock. L’abito della bambola riprende fedelmente la tecnica del drip painting che ha reso famoso l’artista: fili di colore si intrecciano in un dinamismo visivo che trasmette l’energia pulsante dell’Espressionismo Astratto. La scelta di Pollock riflette il desiderio di esaltare una forma d’arte libera, audace e sperimentale, capace di infrangere i canoni tradizionali e di trasformare l’abito in una superficie espressiva.

La Barbie ispirata a Les Demoiselles d’Avignon (1906-1907) di Pablo Picasso. Foto: Magia2000, profilo Instagram
La Barbie ispirata a Les Demoiselles d’Avignon (1906-1907) di Pablo Picasso. Foto: Magia2000, profilo Instagram
La Barbie ispirata a Ritratto di Adele Bloch-Bauer I (1907) di Gustav Klimt. Foto: Magia2000, profilo Instagram
La Barbie ispirata al Ritratto di Adele Bloch-Bauer I (1907) di Gustav Klimt. Foto: Magia2000, profilo Instagram

Alla collezione appartiene anche una Barbie ispirata a Les Demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso, opera che nel 1907 segnò una svolta epocale con la nascita del Cubismo. La bambola, con il suo abbigliamento geometrico e le linee spezzate, evoca le forme scomposte delle cinque figure femminili raffigurate nel dipinto. Il look audace richiama l’energia rivoluzionaria dell’opera, celebrando la rottura con le regole accademiche e la nascita di una nuova visione dell’arte.

La Barbie dedicata al Ritratto di Adele Bloch-Bauer I di Gustav Klimt è un inno all’Art Nouveau. L’abito della bambola riprende l’opulenza dorata e la raffinatezza ornamentale del dipinto: tessuti lucenti, decorazioni geometriche e dettagli preziosi restituiscono l’universo estetico dell’artista viennese. L’omaggio a Klimt e alla sua Adele riflette la volontà di celebrare l’incontro tra arte e lusso, dove ogni bagliore racconta una storia fatta di stile, passione e genialità. Il ritratto, trasformato in un abito da sogno, incarna la perfetta fusione tra simbolismo e modernità.

La Barbie ispirata a Iris (1889) di Vincent van Gogh. Foto: Magia2000, profilo Instagram
La Barbie ispirata a Iris (1889) di Vincent van Gogh. Foto: Magia2000, profilo Instagram
La Barbie ispirata ai Girasoli (1888) di Vincent van Gogh. Foto: Magia2000, profilo Instagram
La Barbie ispirata ai Girasoli (1888) di Vincent van Gogh. Foto: Magia2000, profilo Instagram

Tra le creazioni più poetiche figura inoltre la Barbie ispirata a Iris (1889) di Vincent van Gogh. L’abito, caratterizzato da intensi toni viola e giallo, richiama la tavolozza vibrante del dipinto. I dettagli floreali in rilievo e i giochi di trasparenza dei tessuti traducono la forza emotiva e la luce interiore dell’opera in una visione tridimensionale. Un tributo alla sensibilità cromatica del post-impressionismo e al potere evocativo dell’arte di Van Gogh. Nella collezione è presente anche la Barbie dedicata ai Girasoli dello stesso Van Gogh. L’abito rielabora in chiave sartoriale la luminosità e la vitalità del celebre dipinto, con tonalità calde e accenti verde oliva che rievocano la bellezza radiosa dei fiori. Tutti gli elementi dell’insieme riflettono la passione visiva del pittore e il desiderio di tradurre la sua poetica in una forma da indossare. La collezione, nata dal desiderio di fondere arte e moda, si propone dunque come un omaggio visiva della creatività e dello stile.

Nel corso degli anni, Mario Paglino e Gianni Grossi hanno inoltre realizzato Barbie ispirate a numerose personalità del mondo dello spettacolo, tra cui Madonna, Cher, Victoria Beckham, Lady Gaga e Sarah Jessica Parker. In particolare, la loro produzione dedicata a Madonna è divenuta una delle più celebri. Dopo aver preso parte nel 2009 alla mostra Simply Madonna a Londra, Paglino e Grossi hanno avuto occasione di incontrare la popstar durante una registrazione del Graham Norton Show. La loro attività ha trovato spazio anche in importanti pubblicazioni internazionali come Vogue, Elle, Vanity Fair e Cosmopolitan.


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