Kim Sajet, l’ex direttrice della National Portrait Gallery dello Smithsonian di Washington che si era dimessa a giugno a seguito delle pressioni del presidente Donald Trump, ha ottenuto un nuovo, prestigioso incarico: il Milwaukee Art Museum (MAM), uno dei musei più grandi e importanti degli Stati Uniti, con una collezione che va dal Rinascimento al XXI secolo, l’ha infatti scelta come nuova direttrice. Prima di arrivare a Milwaukee, ha guidato la NPG per dodici anni, durante i quali ha organizzato mostre innovative e programmi pubblici che hanno contribuito ad aggiornare l’immagine dell’istituto. Sotto la guida di Sajet, le visite al museo sono raddoppiate e sono stati apportati importanti miglioramenti patrimoniali. Ha inoltre raccolto oltre 85 milioni di dollari per le attività e il patrimonio della galleria.
Classe 1965, nata in Nigeria da genitori olandesi, Sajet risiede da trent’anni negli Stati Uniti, dopo l’infanzia e la giovinezza trascorse in Australia. Prima di dirigere la National Portrait Gallery, è stata Presidente e CEO della Historical Society of Pennsylvania, Vicepresidente e Vicedirettrice della Pennsylvania Academy of the Fine Arts e Direttrice delle Relazioni Aziendali del Philadelphia Museum of Art. Ha inoltre diretto due musei a Victoria, in Australia, e ha stretti legami con i musei dei Paesi Bassi. Sajet ha conseguito una laurea triennale e un MBA presso l’Università di Melbourne, un master in Storia dell’Arte presso il Bryn Mawr College e un dottorato presso la Georgetown University. È membro eletto dell’American Academy of Arts and Sciences, dell’International Council of Museums (ICOM) e dell’Association of Art Museum Directors (AAMD), dove ha fatto parte del consiglio direttivo dal 2021 al 2025. Già conduttrice del podcast PORTRAITS, candidato al Webby Award nel 2025, Sajet sta attualmente terminando un libro con la Princeton University Press sulla fotografia delle origini.
Sajet si unisce al MAM in un momento fondamentale, nel 50° anniversario della Bradley Collection of Modern Art, una collezione di quasi 400 capolavori moderni che hanno trasformato il museo e hanno portato a Milwaukee artisti di spicco come Vasilij Kandinskij, Pablo Picasso, Mark Rothko e Andy Warhol, affermando il Museo come centro di riferimento per il modernismo. La nuova direttrice entrerà in ruolo a partire dal 22 settembre 2025.
“La capacità del MAM di attrarre talenti del calibro di Kim Sajet, che è tra i pochi dirigenti museali di fama mondiale e radicati nei valori, testimonia l’eccellente reputazione e le collezioni rappresentate dal museo e il suo ruolo di pilastro culturale della nostra comunità e della nazione", ha affermato Andy Nunemaker, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Milwaukee Art Museum. “Questo momento rappresenta un’opportunità unica per accogliere una leader in grado di far sprigionare il pieno potenziale del museo e promuovere la sua visione di connettere le persone con l’arte e tra loro, creando esperienze che ispirino, suscitino curiosità e portino gioia, condividendo al contempo la storia del museo sulla scena nazionale e internazionale".
Sajet si è dichiarata entusiasta di guidare un museo con una significativa collezione internazionale in una delle città più importanti d’America. “Fin dal primo momento in cui ho iniziato a parlare con il comitato di ricerca”, ha commentato, “sono rimasta colpita dalla passione che tutti nutrivano per il museo e da come lo considerassero parte integrante di ciò che rende Milwaukee una città di livello mondiale. L’atmosfera generale è imprenditoriale, culturalmente vivace e piacevolmente autentica. Questo senso di sperimentazione è anche una parte importante della storia del collezionismo e delle esposizioni del museo. Dal 1982, ad esempio, la serie Currents ha offerto un’importante piattaforma per artisti contemporanei come Cindy Sherman, Felix Gonzalez-Torres, Isaac Julien e Lawrence Weiner, di cui il museo ha lanciato le carriere, e per artisti internazionali come Damien Hirst e Idris Kahn, che hanno avuto qui la loro prima mostra americana. Sono desiderosa di approfondire questo impegno verso gli artisti viventi e di esplorare anche le opportunità formative che scaturiscono dall’arte e dal design del passato. Il museo in sé è splendido e voglio invitare tutti, in tutto il paese, a vedere di persona che posto speciale sia questo”.
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