Dal cuore della scena artistica nipponica, anonymous art project arriva per la prima volta arriva in Europa scegliendo Venezia come città simbolo in cui avviare le sue attività internazionali. In occasione della 19. Esposizione Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia 2025, il programma filantropico ideato da Hiroyuki Maki presenta due mostre indipendenti che testimoniano l’impegno del progetto nel promuovere un’arte libera, autentica e socialmente significativa. Le due esposizioni, concepite in dialogo con il contesto architettonico e culturale della città lagunare, offrono uno spaccato potente e inedito della ricerca artistica contemporanea giapponese.
Dal 6 maggio al 28 settembre 2025, il Museo archeologico nazionale di Venezia accoglie LINES by KENGO KITO, un’installazione site-specific di Kengo Kito (Nagoya, 1977) a cura di Masahiko Haito che si snoda tra il Cortile dell’Agrippa e la Sala V del Museo. L’opera, sospesa tra colore, materia e ritmo architettonico, nasce da una riflessione sulla relazione tra l’individuo e lo spazio pubblico, inserendosi in continuità con il rigore rinascimentale del cortile progettato da Vincenzo Scamozzi e con le suggestioni bizantine della vicina Basilica di San Marco. Con materiali ready-made e un linguaggio visivo vibrante, Kito crea un’opera che celebra la vitalità dell’arte come presenza concreta nel paesaggio urbano. Parallelamente, dal 10 maggio al 21 luglio 2025, gli spazi di Palazzo Bollani ospitano Mika NINAGAWA with EiM: INTERSTICE, la prima personale europea della fotografa e regista giapponese Mika Ninagawa (Tokyo, 1972), curata da Eriko Kimura. In collaborazione con il collettivo creativo EiM (Eternity in a Moment), Ninagawa propone un’installazione che attraversa immagini, luci e suoni, costruendo un’esperienza percettiva totalizzante. L’opera esplora le soglie dell’identità, i luoghi della transizione e gli interstizi in cui si genera la possibilità del cambiamento. La sua estetica pop e visionaria, intrisa di natura e simbolismo, incontra l’approccio scientifico e tecnologico del collettivo EiM, che coinvolge figure come il data scientist Hiroaki Miyata e il lighting designer Koshiro Ueno, in un dialogo tra arte, scienza e percezione.
A sottolineare l’apertura di questa nuova stagione di attività, sabato 10 maggio 2025, in concomitanza con l’apertura al pubblico delle mostre, si terrà un evento che celebra l’incontro tra cultura visiva e cultura gastronomica, con protagonista l’oden, piatto tipico della cucina giapponese invernale, reinterpretato come gesto conviviale e rituale contemporaneo. L’evento sarà animato dal collettivo artistico L PACK, che accompagnerà il pubblico in un’esperienza multisensoriale ispirata allo spirito del progetto. Fondato nel 2023 dall’imprenditore Hiroyuki Maki, anonymous art project rappresenta il primo programma filantropico giapponese interamente dedicato al sostegno degli artisti contemporanei attraverso un modello alternativo alla logica del profitto. Attraverso donazioni, sponsorizzazioni, finanziamenti e progetti di scambio, il progetto ha già lasciato un segno in Giappone, con oltre 160 opere donate a musei nazionali, tre edizioni di concorsi per giovani artisti, 43 mostre tra Tokyo e Nagoya e programmi di formazione che hanno coinvolto 55 partecipanti in viaggi di studio in città d’arte come Hong Kong, Basilea e Venezia.
Il documentario che ne racconta le attività, trasmesso nel maggio 2024, ne ha rafforzato l’impatto nel dibattito culturale internazionale. Per il 2025, anonymous art project rafforza la propria vocazione internazionale con l’istituzione di una posizione curatoriale temporanea presso un museo straniero, il sostegno al settore curatoriale tramite meccanismi fiscali agevolati in Giappone, la collaborazione con centri d’arte emergenti e la co-organizzazione di esposizioni di rilevanza internazionale. L’intervento di Kengo Kito coincide inoltre con un momento storico per il Museo archeologico nazionale di Venezia, che dal 6 maggio 2025 riapre al pubblico lo storico ingresso al civico 17 di Piazzetta San Marco, affacciato su Palazzo Ducale.
L’iniziativa segna l’avvio di un nuovo progetto di riallestimento e una rinnovata politica di accessibilità, con l’introduzione di un abbonamento annuale, un sistema di bigliettazione separata per il Museo e la Biblioteca Marciana, e un nuovo spazio polifunzionale pensato per ospitare reperti prestigiosi e raccontare in tempo reale l’evoluzione del nuovo allestimento. Parte integrante dell’intervento è il restauro conservativo sostenuto da anonymous art project sulla parete alle spalle della scultura di Agrippa, esempio concreto di come arte e cura del patrimonio possano procedere di pari passo. Il progetto LINES by KENGO KITO è coordinato in Italia da Veronesi Namioka, realtà attiva nella costruzione di un ponte culturale tra Italia e Giappone. L’allestimento è curato da Uni.S.Ve. Per la mostra di Mika Ninagawa, l’allestimento è a cura di SUAZES.
Titolo mostra | anonymous art project | Città | Venezia | Sede | sedi varie | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Artisti vari | Temi | Arte contemporanea, Biennale di Venezia |