Toscana, la kylix di Kleophrades torna a Sarteano dopo secoli di dispersione


Un vaso attico a figure rosse del V secolo a.C., simbolo della diaspora archeologica senese, torna temporaneamente al Museo Civico Archeologico di Sarteano, in prestito. L’opera è al centro della mostra che segna la riapertura del museo e rientra nel progetto regionale “Etruschi 85/25”.

Un importante ritorno, carico di memoria e significati, accompagna la riapertura del Museo Civico Archeologico di Sarteano (Siena). Dopo due mesi di chiusura per interventi di adeguamento, il museo, dallo scorso luglio, accoglie nuovamente la comunità e i visitatori con la mostra La kylix di Kleophrades torna a Sarteano, esposizione che si inserisce nel quadro del progetto regionale Etruschi 85/25, promosso dalla Regione Toscana e organizzato da Fondazione Musei Senesi e Associazione dei Musei e Parchi Archeologici della Toscana, in collaborazione con il Comune di Sarteano, SarteanoLiving e lo stesso Museo Civico Archeologico, nell’ambito di Valdichiana 2026. La protagonista della mostra, visibile fino al 2 novembre, in prestito dal Museo Archeologico di Bologna, è una preziosa kylix (ovvero una coppa da vino) attica, a figure rosse, realizzata nel V secolo a.C. e attribuita al ceramografo ateniese Kleophrades. Si tratta di uno dei reperti più significativi rinvenuti nella necropoli etrusca di Solaia, un’area che nel XIX secolo fu al centro di campagne di scavo che determinarono la dispersione di un vastissimo patrimonio archeologico.

Questa preziosa coppa da vino è decorata con una serie di scene che illustrano alcune delle più celebri imprese di Teseo, distribuite in modo armonico lungo tutta la superficie. Sul lato A vediamo l’eroe affrontare un suo avversario, Cercione, che tenta invano di resistere mentre viene immobilizzato. La scena è separata da un albero d’olivo, con una clamide appesa ai rami, dalla successiva, in cui Teseo si misura con Procuste: l’eroe brandisce un martello e lo afferra per la spalla, mentre il gigante, piegato a terra, cerca sostegno su un masso. Sul lato B compare invece la lotta con il toro di Maratona, raffigurato a terra con le zampe legate da una fune che Teseo stringe saldamente. Anche qui un albero d’olivo segna il passaggio alla scena seguente, in cui l’eroe affronta Scirone, colto nel momento in cui viene precipitato da una roccia. All’interno della coppa, nel medaglione centrale incorniciato da una fascia a meandro, è rappresentato lo scontro con il Minotauro: Teseo, nudo e con la spada sguainata, tiene il mostro per un braccio e lo spinge a terra con il piede, pronto a colpire.

Kleophrades, Kylix di Sarteano (480-475 a.C. circa; ceramica attica a figure rosse, 11,5 x 27,6 x 35,5 cm; Bologna, Museo Civico Archeologico)
Kleophrades, Kylix di Sarteano (480-475 a.C. circa; ceramica attica a figure rosse, 11,5 x 27,6 x 35,5 cm; Bologna, Museo Civico Archeologico)
La lotta con il Minotauro al centro della kylix
La lotta con il Minotauro al centro della kylix

L’opera testimonia non solo l’abilità tecnica dell’artista, ma anche la fortuna che il mito di Teseo conobbe ad Atene. L’eroe, infatti, divenne simbolo identitario e politico della città, incarnando il ruolo di guida e difensore della Grecia. Lo stile del pittore, allievo di Euthymides, riflette il consolidamento della tecnica a figure rosse dopo la fase sperimentale dei pionieri, e si distingue per la capacità di unire complessità narrativa ed equilibrio compositivo.

La kylix apparteneva originariamente alla collezione Borselli, una delle molte raccolte private nate nell’Ottocento sulla scia della domanda antiquaria e della commercializzazione dei reperti. Da lì, attraverso passaggi e trasferimenti, il vaso giunse al Museo Archeologico di Bologna, dove oggi è conservata e da cui è uscito solo in rarissime occasioni, tra cui una mostra al Louvre. La sua presenza oggi a Sarteano rappresenta un ritorno, seppur temporaneo, alle origini, offrendo un’opportunità unica di riflettere sulla diaspora culturale che ha segnato il territorio.

Il fenomeno della dispersione non riguarda solo Solaia. Molti reperti, estratti nel corso dell’Ottocento e primi del Novecento, finirono in musei e collezioni in tutta Italia ed Europa. Tra gli esempi più significativi vi sono la collezione Bargagli, oggi nucleo del Museo Archeologico di Siena, e la collezione Fanelli, conservata a Firenze. Questi materiali, oggi preziose testimonianze storiche, raccontano al tempo stesso la frammentazione di una memoria collettiva che la ricerca archeologica e le politiche di tutela cercano di ricomporre.

A partire dagli anni Cinquanta, gli scavi sistematici della Soprintendenza Archeologica hanno permesso di recuperare una parte importante di quel patrimonio, restituendo reperti di grande valore culturale ora custoditi al Museo Civico di Sarteano. A questi si sono aggiunti negli anni Duemila materiali provenienti dalle necropoli della Palazzina e delle Pianacce, grazie a interventi mirati di tutela e acquisizione.

Lato A
Lato A
Lato B
Lato B
Esterno
Esterno
Teseo lotta con Cercione
Teseo lotta con Cercione
Teseo lotta con Procuste
Teseo lotta con Procuste
Teseo e il toro di Maratona
Teseo e il toro di Maratona
Teseo lotta con Scirone
Teseo lotta con Scirone

La mostra dedicata alla kylix diventa quindi un momento di confronto tra passato e presente, tra ciò che è andato disperso e ciò che è stato recuperato. Essa richiama l’attenzione non solo sulle “città dei morti”, le necropoli etrusche che punteggiano il paesaggio senese, ma anche sulle “città dei vivi”, gli insediamenti, le attività quotidiane e le espressioni di vita di una comunità etrusca che ha lasciato in queste terre tracce profonde e ancora da indagare appieno.

L’iniziativa, come detto, si colloca nel più ampio Progetto Etruschi 85/25, che intende valorizzare la storia e il patrimonio etrusco nel territorio toscano a quarant’anni dal primo grande progetto di ricerca e promozione e a venticinque anni dalle più recenti campagne. 

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraLa kylix di Kleophrades torna a Sarteano
CittàSarteano
SedeMuseo Civico Archeologico di Sarteano
DateDal 02/07/2025 al 02/11/2025
TemiToscana, Arte etrusca, Archeologia, Arte greca

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