Pordenone apre una stagione di mostre fotografiche verso il 2027


Dal 22 novembre 2025 al 6 aprile 2026 Pordenone ospita un programma di mostre fotografiche tra Galleria Harry Bertoia, Museo Civico Ricchieri e Mercati Culturali. Da Doisneau a Olivia Arthur, da Furuya a Moshammer, un percorso che accompagna la città verso il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.

Pordenone si prepara a diventare uno dei poli di riferimento per la fotografia internazionale. Dal 22 novembre 2025 al 6 aprile 2026 la città friulana ospiterà una nuova stagione di mostre che vedrà protagonisti Robert Doisneau, Olivia Arthur, Seiichi Furuya e Stefanie Moshammer. Le esposizioni saranno allestite in tre spazi principali: la Galleria Harry Bertoia, il Museo Civico d’Arte Ricchieri e i nuovi Mercati Culturali Pordenone. Si tratta di un percorso culturale pluriennale che guarda al 2027, anno in cui Pordenone sarà Capitale Italiana della Cultura, e che ha scelto come filo conduttore il tema del leggere, termine che riflette la storia e l’identità di una città tradizionalmente capace di interpretare le trasformazioni economiche e sociali italiane.

Il progetto, promosso dal Comune di Pordenone, prodotto e organizzato da Suazes, prende forma dopo un’anteprima importante: la mostra Inge Morath. Le mie storie, attualmente in corso fino al 16 novembre 2025, che ha permesso di esplorare aspetti meno noti dell’opera della fotografa austriaca. Questa prima esperienza si inserisce in un disegno nel quale la fotografia diventa strumento per avviare dialoghi tra grandi maestri del Novecento e autori contemporanei, creando corrispondenze tra epoche e sensibilità diverse. La programmazione rientra all’interno del dossier ufficiale di Pordenone 2027 e del format Verso Capitale italiana della Cultura 2027, a conferma della dimensione pluriennale del progetto. Le mostre intendono aprirsi a una rete di collaborazioni con istituzioni nazionali e internazionali, in un’ottica di confronto e di sviluppo culturale condiviso. L’obiettivo è leggere il presente attraverso le lezioni del passato, costruendo prospettive per il futuro.

Il primo appuntamento sarà dedicato a Robert Doisneau (1912-1994), tra i fotografi più riconoscibili del Novecento. La Galleria Civica Harry Bertoia ospiterà oltre cento immagini che attraversano l’intera carriera del maestro francese, dagli anni Trenta fino agli ultimi lavori. L’esposizione, curata da Gabriel e Chantal Bauret, nasce in collaborazione con l’Atelier Doisneau di Parigi e con la Fondazione Artea. Saranno presentati i suoi scatti più noti, caratterizzati da uno sguardo poetico e ironico capace di cogliere la vitalità quotidiana di Parigi, dai caffè ai quartieri popolari, fino ai momenti intimi e spontanei che hanno reso celebre il suo lavoro. Oltre alla dimensione più conosciuta della sua produzione, la mostra offrirà anche un approfondimento sui lavori su commissione, in particolare quelli realizzati per grandi aziende francesi. In questo contesto spiccano le fotografie scattate nel 1945 nella manifattura tessile di Aubusson, commissionate dalla rivista Le Point, che documentano la vita operaia e i processi industriali. Questo nucleo di immagini consente di creare un legame diretto con la storia tessile del territorio pordenonese, dove il settore ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo economico locale.

Robert Doisneau, Mademoiselle Anita (1951; Parigi)
Robert Doisneau, Mademoiselle Anita (1951; Parigi)

Parallelamente, il programma si arricchisce di uno sguardo rivolto alla fotografia contemporanea. Sempre il 22 novembre 2025 si aprirà il progetto dedicato a Olivia Arthur, fotografa inglese nata nel 1980, nota per il suo approccio documentaristico e per un linguaggio visivo che esplora i margini della società. Membro dell’agenzia Magnum Photos dal 2013 e vincitrice dell’Inge Morath Prize nel 2007, Arthur concentra il proprio lavoro su temi come identità, cultura e condizione femminile. A Pordenone svilupperà due distinti percorsi espositivi. Al Museo Civico Ricchieri presenterà Murmurings of the Skin, ricerca che affronta la relazione con il corpo e con la pelle, intesa come confine tra umano e tecnologia, ma anche come superficie di ferite, resistenze e battaglie interiori. Contemporaneamente, negli spazi dei Mercati Culturali Pordenone verranno esposti i suoi cinque progetti editoriali, realizzati negli ultimi anni, che documentano il suo percorso di ricerca visiva e narrativa.

Lo stesso Museo Civico Ricchieri ospiterà un ulteriore capitolo della programmazione. Dal 22 novembre 2025 fino alla fine di gennaio 2026 sarà protagonista il fotografo giapponese Seiichi Furuya, nato nel 1950. Il suo lavoro è profondamente legato alla memoria della moglie Christine Gössler e alla rielaborazione della sua perdita. A Pordenone sarà presentato il progetto Face to Face, capitolo conclusivo della serie Mémoires. L’esposizione metterà in dialogo le fotografie di Furuya con quelle scattate da Christine stessa, offrendo una riflessione complessa sul rapporto tra vita privata, dolore e memoria. Per l’autore, la fotografia diventa strumento di elaborazione del lutto, di costruzione di una memoria condivisa e di indagine sul ruolo individuale all’interno della relazione.

Da febbraio fino al 6 aprile 2026 gli stessi spazi ospiteranno l’opera della fotografa austriaca Stefanie Moshammer, nata nel 1988. Il suo lavoro si caratterizza per un intreccio tra esperienza personale e osservazione sociale, con un’attenzione particolare ai temi dell’identità, della memoria e dei ruoli di genere. A Pordenone presenterà un percorso che prende avvio dai ricordi dei nonni vissuti nel Mühlviertel, in Alta Austria. Le fotografie, gli oggetti e i racconti legati a quella vita semplice, creativa e rispettosa delle risorse diventano la base di un’indagine che riflette sulla vecchiaia, sui rituali quotidiani e sulla transitorietà dell’esistenza. Moshammer rielabora questo patrimonio familiare davanti all’obiettivo, trasformandolo in una trama di metafore visive che esplorano il valore delle cose ordinarie e la continuità della memoria. Il progetto coinvolgerà anche gli spazi dei Mercati Culturali Pordenone, ampliando ulteriormente la dimensione narrativa della mostra. L’intero ciclo di esposizioni conferma la volontà di Pordenone di consolidare un percorso culturale che non si limita a ospitare mostre temporanee, ma che ambisce a costruire una tradizione stabile di dialogo tra arti visive, territorio e pubblico.

Informazioni sulla mostra

CittàPordenone
SedeVarie sedi
DateDal 22/11/2025 al 06/04/2026
ArtistiArtisti vari
TemiFotografia, Mostra fotografica, Pordenone Capitale della Cultura 2027

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