Edimburgo diventa per alcuni mesi il centro di un viaggio nell’arte italiana del Cinquecento. Alla King’s Gallery del Palazzo di Holyroodhouse si apre oggi 17 ottobre fino al 1 marzo 2026 l’esposizione Drawing the Italian Renaissance, una rassegna a cura di Lauren Porter che porta in Scozia, per la prima volta, oltre 80 disegni provenienti dalla Royal Collection. Tra i 57 artisti presenti figurano nomi che hanno segnato la storia dell’arte: Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Raffaello Sanzio, Tiziano Vecellio. Circa 45 delle opere esposte non erano mai state mostrate al pubblico scozzese, facendo di questa occasione la più ampia esposizione di disegni rinascimentali italiani in Scozia da più di mezzo secolo.
La mostra arriva a Edimburgo dopo il successo riscosso a Londra, dove aveva ricevuto un’accoglienza critica molto positiva. L’obiettivo è mostrare la varietà e la funzione del disegno nel Rinascimento, in un’epoca in cui questo strumento assumeva un ruolo centrale per la progettazione e la sperimentazione. In sala si trovano studi preparatori per pale d’altare e dipinti, progetti per sculture, ma anche fogli elaborati realizzati come dono. I disegni, per loro natura effimeri, venivano spesso scartati una volta assolto il compito, e solo una parte ridotta è giunta fino a noi. La loro sopravvivenza all’interno della Royal Collection ha garantito la possibilità di conservarli in condizioni tali da permettere oggi una fruizione quasi identica a quella che potevano avere nel momento della creazione.
“Si tratta di un’opportunità rara per condividere un numero così ampio di disegni rinascimentali italiani dalla Royal Collection, oltre la metà dei quali mostrati in Scozia per la prima volta”, afferma la curatrice. “Essendo opere su carta, non possono essere esposte permanentemente per ragioni conservative, e questo rende la mostra un’occasione unica per avvicinarsi al pensiero degli artisti che li hanno concepiti”.
L’esposizione non si limita a guardare al passato. La galleria ha avviato per l’occasione la sua prima residenza d’artista, in collaborazione con l’Edinburgh College of Art. Due artiste locali, Phoebe Leach e Dette Allmark, entrambe formatesi nello stesso istituto, lavorano a nuove opere direttamente negli spazi della galleria, confrontandosi con i capolavori rinascimentali e producendo lavori che andranno a formare un allestimento in progress, visibile ai visitatori. Il pubblico viene inoltre invitato a cimentarsi nel disegno, con materiali messi a disposizione all’interno delle sale. Tra i pezzi più importanti si segnala un foglio di Leonardo da Vinci, databile intorno al 1510–11, con studi anatomici realizzati dopo una dissezione. Il disegno, su entrambi i lati, raffigura i muscoli del corpo umano, accompagnati da appunti vergati con la consueta scrittura speculare dell’artista. Un’altra opera legata all’anatomia è quella di Michelangelo, che fin da giovane aveva condotto dissezioni. In mostra si può osservare un suo studio di torso maschile a penna e inchiostro, probabilmente derivato da un modello in cera da lui stesso modellato, e un disegno a gesso nero del Cristo risorto, nel quale si percepisce l’energia della figura nell’atto di emergere dal sepolcro.
Il percorso comprende anche due studi di Raffaello: un disegno che raffigura Ercole nell’atto di uccidere l’Idra e uno studio a gesso rosso delle Tre Grazie, raro esempio dell’epoca in cui l’artista utilizza un modello femminile nudo come riferimento. La mitologia, soggetto ricorrente nelle botteghe rinascimentali, è ben rappresentata con opere meno note, come il progetto di Paolo Farinati per un affresco con le dee dei frutti e dell’agricoltura. Nel disegno, presentato per la prima volta in Scozia, compaiono indicazioni scritte dall’artista per i propri assistenti, con istruzioni sulle proporzioni delle figure, che avrebbero dovuto misurare circa un metro ma con la libertà di adattarle durante la realizzazione. Un altro disegno attribuito a Tiziano raffigura uno struzzo, probabilmente tratto dal vero, mentre Leonardo compare anche con un curioso progetto per un costume da drago, con due uomini nascosti all’interno, simile a una sorta di cavallo da pantomima.
La mostra propone inoltre una serie di ritratti e studi di teste che illustrano la varietà di soggetti e materiali. Particolarmente suggestivo è il contrasto tra il volto deformato e sofferente di una maschera grottesca tracciata da Michelangelo, forse destinata a una scultura, e il ritratto di un giovane dai capelli ricci eseguito da Leonardo a gesso rosso e nero, entrambi esposti in Scozia per la prima volta. Grande attenzione è stata riservata al restauro delle opere. In vista dell’esposizione londinese, i restauratori del Royal Collection Trust hanno dedicato circa 120 ore alla conservazione del cartone di Bernardino Campi per una pala d’altare con la Vergine e il Bambino. L’opera, composta da quattro fogli uniti e usata per trasferire il disegno sulla tavola pittorica, era stata incollata a una tela ormai deteriorata. Il lavoro di restauro ha richiesto il distacco della carta e la ricostruzione delle parti più fragili, ridotte a uno spessore paragonabile al merletto.
La varietà e la qualità dei disegni esposti restituiscono un’idea chiara di come, nel Rinascimento, il disegno avesse ampliato la propria funzione, diventando non solo uno strumento tecnico ma anche un linguaggio autonomo. Tra le opere considerate apice di questa produzione spicca il Baccanale di putti di Michelangelo, eseguito con estrema precisione e giunto in perfette condizioni. La mostra si accompagna inoltre a una serie di iniziative pubbliche: laboratori di disegno e workshop dedicati alle famiglie, attività di yoga ispirate ai movimenti delle figure rinascimentali, incontri con l’illustratore Mark Kirkham, conosciuto come “Edinburgh Sketcher”, e conferenze della curatrice Lauren Porter. Sono previsti anche eventi serali con musica e artigianato, oltre a brevi conversazioni gratuite ogni giovedì.
Per il pubblico, l’accesso viene facilitato da diverse formule di biglietto. Il King’s Gallery Ticket Scheme, lanciato nel 2024, prevede l’ingresso a un prezzo simbolico di una sterlina per i beneficiari di Universal Credit e altri sussidi, estendibile fino a cinque membri della famiglia. Sono disponibili ulteriori riduzioni per giovani e famiglie, oltre alla possibilità di convertire i biglietti standard in un pass annuale con ingressi illimitati.
La pubblicazione che accompagna l’esposizione, Be Inspired: To Draw Like a Renaissance Master, unisce esercizi pratici di disegno a spazi per lo sketching personale, con un saggio introduttivo di Martin Clayton, responsabile delle stampe e dei disegni presso il Royal Collection Trust. Con Drawing the Italian Renaissance, la capitale scozzese ospita dunque un evento che consente al pubblico di entrare in contatto diretto con il centro creativo di un’epoca, mettendo in dialogo il patrimonio della Royal Collection con la pratica artistica contemporanea.
Titolo mostra | Drawing the Italian Renaissance | Città | Edimburgo | Sede | Palazzo di Holyroodhouse | Date | Dal 17/10/2025 al 01/03/2026 | Artisti | Artisti vari | Curatori | Lauren Porter | Temi | Rinascimento, Arte antica, Arte Rinascimentale |
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