Inedito Canova: a Bassano una mostra per riflettere


Recensione della mostra 'La musa mutilata' ai Musei Civici di Bassano del Grappa, dal 20 maggio al 28 agosto 2017.

A Bassano del Grappa la mostra “La Musa mutilata” fa emergere dal deposito del museo una serie di sculture in gesso di Antonio Canova danneggiate e non ancora restaurate, ed invita a riflettere proprio sul restauro e su tutte quelle misure che si potrebbero intraprendere per garantire la fruizione dell’arte. Le opere esposte pervennero al museo grazie al lascito del fratellastro di Canova, Monsignor Giambattista Sartori Canova, e furono esposte in due sale ai lati del chiostro; dopo che vennero danneggiate da un bombardamento che il 24 Aprile 1945 coinvolse l’intera città esse furono spostate nel deposito del museo, rimanendo inalterate. Ora si trovano temporaneamente nella sala centrale del museo bassanese dove potranno essere ammirate fino al 28 Agosto.

La piccola esposizione è stata organizzata dal museo bassanese in occasione della 70° Giornata Internazionale dei Musei tenutasi il 18 Maggio aderendo alla proposta dell’ICOM “Musei e storie controverse. Raccontare l’indicibile nei musei”. Una mostra inedita per raccontare ciò che non si vede ma che c’è e che fa parte della quotidiana realtà museale.

Tra le opere spicca sicuramente al centro della sala “Ebe”, scultura mutila di testa, gambe ed un braccio ma che nonostante ciò incanta per la grazia e per la delicatezza con cui è stato reso il panneggio della veste. E poi un busto di Napoleone, e alcune teche contenenti pezzi di volti, colli e capelli di altre opere del famoso scultore veneziano. Oltre ai pezzi esposti, nei pannelli espositivi ci sono anche fotografie che mostrano le opere prima e dopo il danneggiamento e alcuni studi condotti per il restauro. Pezzi che, allo stato “grezzo”, ricordano un disastroso evento bellico del passato e alludono anche alle conseguenze che purtroppo ci sono sempre dopo qualsiasi catastrofe. Una mostra per non dimenticare. Una mostra che però guarda anche al futuro e porta a riflettere. Come dichiara la direttrice del museo civico Chiara Casarin: “La mostra si propone non solo come un invito al visitatore ad ampliare un tema che rinvia alla storia e alle memorie di Bassano del Grappa, ma vuole accrescere una sensibilità su tematiche museali complesse come il restauro e la conservazione, svelando quanto solitamente viene sottratto alla fruizione e quindi, molto spesso, rimane inedito”.

Una mostra curiosa, una mostra di opere non restaurate. Inedita e importante per il tema sempre attuale, quello del restauro come mezzo per recuperare e mostrare un bene e per trasmetterne i valori. Quando Cesare Brandi nella sua opera “Teoria del restauro” (1963) ne diede una definizione, sottolineò come esso riguardi l’estetica e la storia “in vista della trasmissione al futuro”. E quella di Brandi è una definizione sempre attuale; si restaura per non dimenticare il passato e perché senza di esso non possiamo conoscere il presente e il futuro. Prendere coscienza del fatto che ciò che è stato ci aiuti a conoscere la nostra storia e la nostra identità è fondamentale per andare avanti e per mantenere e continuare a far vivere il nostro patrimonio.

Mostra La musa mutilata ai Musei Civici di Bassano
Mostra La musa mutilata ai Musei Civici di Bassano


Antonio Canova, Ebe
Antonio Canova, Ebe (primi del XIX secolo; gesso, altezza 165 cm; Bassano del Grappa, Musei Civici)


Frammenti della Ebe
Frammenti della Ebe


La danzatrice di Antonio Canova prima e dopo i danneggiamenti
La danzatrice di Antonio Canova prima e dopo i danneggiamenti


I frammenti della danzatrice
I frammenti della danzatrice


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