Marsiglia, donata al Musée des Beaux-Arts opera di Louis Finson aggiudicata in asta a 416mila euro


Il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia accoglie un capolavoro del caravaggesco fiammingo Louis Finson. Donato grazie a un atto di mecenatismo, il San Sebastiano era stato aggiudicato in asta lo scorso giugno, per la somma di 416mila euro. Sarà presentato al pubblico dal 3 al 5 ottobre prima di andare in restauro.

Il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia si arricchisce di un’opera straordinaria: il San Sebastiano di Louis Finson (Bruges, 1580 circa – Amsterdam, 1617), figura chiave del caravaggismo europeo, entrato ufficialmente nelle collezioni cittadine grazie a una donazione di grande rilievo. L’opera è stata battuta in asta lo scorso giugno da Drouot a Parigi, ed è stata aggiudicata per la somma di 416mila euro. Si tratta, fa sapere il museo, della più importante acquisizione del museo dalla stagione dei grandi legati di Jules Cantini e Marie Grobet, risalenti ai primi decenni del Novecento.

Il dipinto, firmato e datato 1612 durante il soggiorno napoletano di Finson, è stato donato alla città dalla Fondation JG, ospitata presso la Fondation La Sauvegarde de l’Art Français. L’ingresso del quadro nelle collezioni marsigliesi è destinato a rafforzare il fondo dedicato ai maestri del caravaggismo, che può già contare su un altra opera di Finson, la Maddalena in estasi, anch’essa conservata al Musée des Beaux-Arts. Il pubblico potrà ammirare gratuitamente l’opera dal 3 al 5 ottobre 2025, in un’esposizione eccezionale nella sede del museo. Successivamente, il San Sebastiano sarà inviato al Centre Interdisciplinaire de Conservation et de Restauration du Patrimoine (CICRP) per una campagna di restauro. Il rientro definitivo nelle sale del museo è previsto per l’autunno del 2026, quando l’opera entrerà stabilmente nel percorso espositivo.

La donazione, oltre al valore economico, ha una portata storica e artistica che va ben oltre i confini della città. Il San Sebastiano, oltre ad arricchire l’insieme delle opere caravaggesche presenti a Marsiglia, costituisce anche un tassello essenziale per comprendere la diffusione del linguaggio pittorico di Caravaggio in Provenza e in Francia.

Louis Finson, San Sebastiano (Napoli, 1612; olio su tela, 147,5 x 114,5 cm; Marsiglia, Musée des Beaux-Arts)
Louis Finson, San Sebastiano (Napoli, 1612; olio su tela, 147,5 x 114,5 cm; Marsiglia, Musée des Beaux-Arts)
L'opera esposta al Musée des Beaux-Arts di Marsiglia
L’opera esposta al Musée des Beaux-Arts di Marsiglia
L'arrivo dell'opera nella sala
L’arrivo dell’opera nella sala

Louis Finson, nato a Bruges intorno al 1580, è stato una delle figure principali del caravaggismo internazionale. Dopo un periodo a Roma, si stabilì a Napoli nel 1605, dove entrò in contatto con Caravaggio in persona. La frequentazione dell’atelier del maestro lombardo segnò profondamente la sua produzione, improntata al chiaroscuro drammatico e alla rappresentazione intensa dei sentimenti. Finson fu non solo pittore, ma anche mercante d’arte: possedette diverse opere originali di Caravaggio, tra cui la Madonna del rosario, oggi al Kunsthistorisches Museum di Vienna, e probabilmente una Giuditta e Oloferne ancora non identificata.

La collaborazione con Caravaggio lasciò un segno evidente nella sua opera. Alcuni dipinti, come la Maddalena in estasi del 1612, testimoniano l’assimilazione diretta delle innovazioni del maestro. Lo stesso accade per il San Sebastiano, dove il corpo martoriato del santo si staglia nella penombra, tra pathos e spiritualità, con una teatralità che richiama la pittura caravaggesca. La testa rovesciata, elemento ricorrente in entrambe le opere, evidenzia la volontà di esplorare il limite estremo tra dolore fisico ed elevazione spirituale.

La storia del dipinto è legata alla Provenza, dove Finson si trasferì nel 1613, portando con sé alcune opere di sua mano e forse ancora quadri originali di Caravaggio. Attivo a Marsiglia, Aix-en-Provence, Arles, Toulouse e Parigi, contribuì a diffondere il caravaggismo in Francia. Il San Sebastiano rimase in collezioni private provenzali dal XVII secolo fino alla sua recente ricomparsa sul mercato. Venduto all’asta nel 2025, come ricordato sopra, è stato acquisito dalla Fondation JG con l’intenzione di donarlo a Marsiglia, assicurando così alla città un’opera capitale per lo studio del caravaggismo.

L’acquisizione si inserisce in un percorso di arricchimento mirato delle collezioni del Musée des Beaux-Arts, che negli ultimi anni ha visto nuove entrate significative, tra cui l’Allegoria della primavera di Jean Daret, acquistata nel 2025. Queste operazioni mirano a rafforzare la vocazione del museo come punto di riferimento per l’arte mediterranea ed europea, con particolare attenzione al dialogo tra Italia e Provenza nei secoli XVII e XVIII.

La presentazione temporanea del dipinto nei primi giorni di ottobre offrirà ai visitatori non solo l’occasione di scoprire un capolavoro ritrovato, ma anche di comprendere l’importanza del restauro e della conservazione. Il passaggio al CICRP permetterà di condurre analisi scientifiche approfondite, volte a garantire la stabilità del supporto e la leggibilità della superficie pittorica, in vista della sua definitiva esposizione.

Il ritorno del San Sebastiano al museo, previsto per il 2026, sarà accompagnato da un riallestimento che metterà in dialogo l’opera con la Maddalena in estasi. Le due tele, realizzate nello stesso anno, mostrano come Finson sapesse declinare il linguaggio caravaggesco in una dimensione personale, capace di coniugare il rigore fiammingo con la drammaticità italiana. Questa donazione segna dunque una tappa rilevante non solo per le collezioni marsigliesi, ma anche per lo studio del caravaggismo europeo. Marsiglia, crocevia artistico e commerciale nel XVII secolo, ritrova oggi un pezzo della propria storia culturale grazie a un gesto di mecenatismo che richiama le grandi tradizioni di generosità cittadina.


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE


Commenta l'articolo che hai appena letto






Per inviare il commento devi accedere o registrarti.
Non preoccuparti, il tuo commento sarà salvato e ripristinato dopo l’accesso.



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte