Il pittore astratto Mark Francis rappresenterà San Marino alla Biennale d’Arte di Venezia 2026


Il Padiglione della Repubblica di San Marino alla Biennale Arte 2026 sarà affidato a Mark Francis, con il progetto Sea of Sound curato da Luca Tommasi. Un percorso tra pittura, suono e scienza nella nuova sede del Tana Art Space a Venezia.

Sarà il pittore nordirlandese Mark Francis (Newotwnards, 1962), esponente della pittura astratta contemporanea, a rappresentare la Repubblica di San Marino alla 61. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, in programma dal 9 maggio al 22 novembre 2026. Il progetto, intitolato Sea of Sound e curato da Luca Tommasi, sarà ospitato nella nuova sede del Tana Art Space, tra Arsenale e Giardini, in Fondamenta de la Tana n. 2111. Il Padiglione sammarinese, progettato e realizzato da FR Istituto d’Arte Contemporanea S.p.a., si avvale di un comitato scientifico composto da Roberto Felicetti, Vincenzo Rotondo, Alessandro Bianchini e Alessandro Gea e del supporto della Segreteria di Stato all’Istruzione e Cultura. Il commissario del Padiglione è Valentina Garavini.

Secondo il curatore Luca Tommasi, la scelta di Mark Francis si è rivelata coerente con il tema generale della Biennale 2026, In Minor Keys, concepito da Koyo Kouoh e dal suo team curatoriale. “Non appena è stato rivelato il tema della Biennale”, ha detto, “la scelta di Mark Francis mi è apparsa immediatamente naturale e adeguata poiché in piena consonanza semantica e metaforica con le più recenti progettualità dell’artista nordirlandese denominate Soundscapes, Acoustic Ocean, Harmonic Field. In Minor Keys è un’espressione mutuata dalla musica che sta a significare una modalità di esecuzione in tono minore, e che mira ad estendere il concetto dal puro ambito musicale alla necessità per gli esseri umani di riconnettersi con le frequenze della propria anima, ad affinare e amplificare la capacità di ascolto dei sussurri e delle voci più flebili rispetto alla narrativa dominante, agendo come un diapason in grado di riportare equilibrio e armonia”.

Mark Francis. Foto: Erin Francis
Mark Francis. Foto: Erin Francis
Mark Francis a San Marino
Mark Francis a San Marino

Il progetto Sea of Sound si muove lungo le coordinate che da sempre definiscono la pratica di Mark Francis: l’indagine dei rapporti fisici e poetici tra arte, suono e scienza. Pittore di formazione, Francis ha elaborato fin dagli anni Novanta un linguaggio astratto fortemente evocativo, capace di restituire, attraverso il colore e la composizione, una dimensione quasi acustica dell’immagine. Nelle sue opere la pittura diventa esperienza sonora, costruita su vibrazioni, frequenze e ritmi che suggeriscono una realtà percepibile non solo con la vista, ma anche con l’ascolto interiore.

Il titolo scelto per il Padiglione, Sea of Sound, allude alla vastità di frequenze in cui l’uomo è immerso quotidianamente e alla capacità di selezionarle, interpretarle e farle proprie. Il mare sonoro evocato dall’artista diventa metafora dell’invisibile, un campo di risonanza in cui emozione e percezione si intrecciano.

Il Padiglione di San Marino sarà articolato in due ambienti principali. Nella sala d’ingresso verrà proiettato il video Listening Field, che introduce lo spettatore nel mondo visivo e concettuale dell’artista, costruendo un ponte tra immagine in movimento e pittura. La seconda sala ospiterà una selezione di dipinti inediti di grande formato, realizzati a olio su tela e su alluminio, che rappresentano il nucleo centrale dell’esposizione. L’allestimento, pensato per amplificare la dimensione immersiva del percorso, guiderà il pubblico in un’esperienza sinestetica in cui colore, suono e ritmo si fondono in un’unica percezione.

“Pur essendo il mio lavoro di natura astratta”, ha detto l’artista, “esso è concettualmente guidato da idee che traggono ispirazione dalla scienza, dal suono e dal colore. Invece di replicare concetti teorici, mi sono sempre concesso di perdermi nel processo creativo, generando forme nuove e immaginate. La mia pratica si concentra principalmente sulla pittura, ma ho esplorato anche la grafica e la scultura. Ora, estendendo la mia ricerca all’immagine in movimento, sono entusiasta di condividere questa nuova direzione alla Biennale Arte 2026”.

Il logo del Padiglione di San Marino trae origine da un dipinto dell’artista, sul quale sono sovrapposte le tre iconiche torri del Monte Titano. Simbolo di libertà, indipendenza e creatività, le torri si trasformano in “punti di ascolto” ideali, propagatori di onde e vibrazioni che attraversano il “mare dei suoni” evocato dal progetto.

La scelta di Tana Art Space come nuova sede segna un ulteriore passo nella valorizzazione del Padiglione sammarinese, che negli ultimi anni ha rafforzato la propria identità internazionale. L’ex deposito di legna e carbone, riconvertito in spazio per l’arte contemporanea, diventa così un luogo di sperimentazione e dialogo tra linguaggi, coerente con lo spirito del progetto.

Mark Francis, Audio Code (2024; olio su alluminio, 60 x 79 cm)
Mark Francis, Audio Code (2024; olio su alluminio, 60 x 79 cm)
Mark Francis, Metronomic (2024; olio su tela, 153 x 122 cm)
Mark Francis, Metronomic (2024; olio su tela, 153 x 122 cm)
Mark Francis, Sound Break (2024; olio su tela, 122 x 91 cm)
Mark Francis, Sound Break (2024; olio su tela, 122 x 91 cm)
Mark Francis, Sound Synthesis (2024; olio su tela, 153 x 122 cm)
Mark Francis, Sound Synthesis (2024; olio su tela, 153 x 122 cm)

L’iniziativa, promossa da FR Istituto d’Arte Contemporanea con il sostegno delle istituzioni sammarinesi, conferma la volontà della Repubblica di San Marino di continuare a investire nella cultura come forma di diplomazia e di apertura verso la scena artistica globale. Il Padiglione 2026 si inserisce infatti in una linea di ricerca che unisce arte, tecnologia e sostenibilità, attraverso l’interazione tra visione estetica e riflessione scientifica.

Mark Francis, nato nel 1962 a Newtownards, in Irlanda del Nord, vive e lavora a Londra. Dopo gli studi alla St. Martin’s School of Art (1981–1985) e alla Chelsea School of Art (1986), ha sviluppato una carriera internazionale esponendo in istituzioni e gallerie di primo piano nel Regno Unito e nel mondo. Tra le principali esposizioni si ricordano quelle alla Hugh Lane Municipal Gallery di Dublino, alla Milton Keynes Gallery, alla City Art Gallery di Manchester e alla Royal Academy di Londra, dove nel 1997 prese parte alla storica mostra Sensation, curata da Charles Saatchi. Nel 2022, l’artista ha presentato a Palazzo Collicola di Spoleto la personale Re-Echo, curata da Marco Tonelli, la sua prima mostra in un museo pubblico italiano.

Le opere di Mark Francis sono oggi parte di importanti collezioni pubbliche e private, tra cui la Tate Gallery, l’IMMA – Irish Museum of Modern Art, e l’Arts Council England. Il suo lavoro, profondamente radicato nella riflessione sul rapporto tra percezione sensoriale e conoscenza scientifica, rappresenta una delle voci più originali della pittura europea contemporanea.

Tutte le informazioni aggiornate sulla partecipazione di San Marino alla Biennale Arte 2026 saranno disponibili sul sito ufficiale www.biennaleveneziasanmarino.com e sui canali social dedicati: Facebook @biennaleveneziasanmarino e Instagram @biennalevenezia_sanmarino. Gli hashtag ufficiali saranno #biennaleveneziasanmarino, #markfrancis e #seaofsound.


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