Termina l’edizione 2024 di TEFAF Maastricht, la grande fiera internazionale dell’antiquariato di alto livello, che rinasce dopo il Covid. Ecco le principali vendite realizzate, con prezzi e foto delle opere.
La chiusura della 37ª edizione di TEFAF Maastricht, ieri sera, ha suscitato consenso tra gli espositori: la fiera, dopo gli anni del Covid, è rinata, e durante i suoi otto giorni di apertura (dall’8 al 14 marzo: leggi qui il nostro reportage), quasi 50.000 visitatori si sono radunati per ammirare e acquistare oltre 7.000 anni di storia dell’arte, presentati da 270 espositori provenienti da 22 Paesi.
I collezionisti internazionali hanno fatto sentire la loro presenza in maniera decisa, e le vendite di opere destinate ad arricchire collezioni sparse per il mondo sono state robuste. Anche i musei sono stati ben rappresentati, con 300 direttori, 650 curatori e 40 gruppi di mecenati che hanno esplorato i raffinati corridoi della fiera alla ricerca di nuove aggiunte alle loro collezioni.
TEFAF, in qualità di Fondazione, dà grande rilievo alla formazione attraverso i talk del programma culturale, ai quali hanno partecipato oltre 1.000 visitatori quest’anno. Inoltre, dieci giovani professionisti del settore museale hanno avuto l’opportunità di arricchire le proprie conoscenze e stabilire relazioni preziose durante un corso per curatori della durata di cinque giorni, pensato appositamente per permettere ai talenti emergenti di apprendere dalla vasta comunità internazionale che si riunisce annualmente a TEFAF.
La presidente di TEFAF, Hidde van Seggelen, ha riassunto così la fiera: “TEFAF Maastricht 2024 ha dimostrato l’incredibile capacità dell’arte di unire le comunità e gli appassionati di arte di tutte le età. Siamo onorati della risposta travolgente di quest’anno e vorremmo esprimere la nostra più sentita gratitudine ai nostri sponsor, partner ed espositori per il loro continuo sostegno. In particolare, ringraziamo AXA XL, che è stata un’incrollabile sostenitrice della fiera negli ultimi 20 anni, e attendiamo con ansia il 2025”.
Nel corso della fiera si sono sviluppati diversi temi e tendenze, a cominciare dall’accostamento tra Vecchio e Nuovo. Aronson Delftware ha commissionato l’opera Whispers of Time ad Anna Volkova, che ha creato due splendide sculture di delicati fiori di porcellana, incastonati in frammenti di ceramica di Delft del XVII secolo. Entrambe le opere sono state vendute a collezionisti privati per cifre a sei zeri. Charles Ede ha esposto, assieme al collega Sean Kelly, arte antica su mobili contemporanei disegnati da Gloria Cortina nella nuova sezione “Focus” della fiera, creata per riunire artisti all’avanguardia di diversi mezzi e periodi. Questo accostamento tra antico e moderno non solo enfatizza la continuità artistica attraverso i secoli, ma offre anche una visione di come le opere d’arte possono dialogare e arricchirsi reciprocamente, sfidando le divisioni temporali e stilistiche.
Molto spazio, come rilevato anche dal nostro resoconto, alle artiste. Considerando che la Giornata Internazionale della Donna coincideva con l’anteprima della fiera, non è stato sorprendente vedere le artiste in primo piano in molte gallerie. La galleria Rob Smeets, per esempio, ha scelto di presentare prevalentemente artiste con opere destinate sia a collezioni private che a musei nordamericani. Paul Smeets ha commentato: “questa è stata una delle migliori fiere di sempre per la galleria”. Questa enfasi sull’arte femminile intende sottolineare la necessità di dare visibilità e riconoscimento alle loro opere. Attraverso la presentazione di opere d’arte di artiste di sesso femminile, del resto, le gallerie contribuiscono ad abbattere gli stereotipi di genere promuovendo la diversità e l’inclusione nel mondo dell’arte.
TEFAF è rinomata per i capolavori di grande valore e dunque per vendite importanti, e quest’anno non è stato diverso, con vendite multiple a sette cifre. Tuttavia, TEFAF è nota soprattutto per la qualità e l’eccellente provenienza delle opere d’arte, che possono essere acquistate anche a prezzi più accessibili, attirando nuovi collezionisti. Questo aspetto è stato evidenziato per la prima volta quest’anno dalla TEFAF Insider’s Collecting Guide, che ha richiamato l’attenzione sulle proposte con prezzi inferiori a 20.000 euro. Alessandra di Castro è stata tra i 56 espositori che hanno partecipato a questa iniziativa, vendendo a una collezionista statunitense un vaso in vetro di Murano originariamente presentato alla Biennale di Venezia del 1934. Questo incoraggiamento può dunque aprire le porte a una nuova generazione di collezionisti, offrendo loro l’opportunità di avvicinarsi all’arte e di costruire le proprie collezioni in modo più accessibile.
Infine, alla luce degli eventi geopolitici, la conservazione della cultura è stata al centro della discussione e il TEFAF Summit, al suo debutto quest’anno, ha visto un pubblico commosso ascoltare gli sforzi compiuti dai professionisti dei musei in tempi di crisi per salvaguardare il ricco patrimonio culturale dei loro paesi. Questo ha ricordato a tutti i presenti che la conservazione del patrimonio culturale è seconda solo a quella della vita umana.
Si conferma inoltre, come nei giorni delle anteprime, il successo delle vendite. Di seguito una ricca gallery con le immagini delle principali opere vendute e, laddove comunicato, anche il prezzo di vendita.
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