Dopo quasi vent’anni, Firenze si prepara a salutare una delle presenze più ingombranti e discusse della sua skyline: la maxi gru che domina il piazzale antistante la Galleria degli Uffizi sarà smontata nel giro di 50 giorni. Lo ha annunciato Simone Verde, direttore delle Gallerie degli Uffizi dal gennaio 2024, in un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano QN-La Nazione. Il cantiere, legato ai lavori di ampliamento del complesso museale, è attivo dal 2006: da allora la gru è diventata un simbolo di immobilismo, un “ospite scomodo” che ha deturpato il profilo urbano di una delle città più belle e visitate del mondo. Ora, grazie a una riorganizzazione complessiva del cantiere e all’intervento di una cordata di sponsor privati, la rimozione potrà finalmente avvenire.
Verde ha spiegato che lo smontaggio non è stato affatto un’operazione semplice. “Non è stata una operazione semplice”, ha spiegato il direttore. “Abbiamo lavorato alacremente alla riorganizzazione generale del cantiere. Per portare avanti i lavori l’approvvigionamento dei materiali serve ancora; ma la gru è ormai uno strumento sovradimensionato rispetto alle esigenze dell’intervento, dunque verrà smontata e rimpiazzata da un montacarichi a impatto zero, finanziato con una sponsorizzazione collettiva di circa 180mila euro da imprenditori della città, che ringrazio calorosamente, vertici di Confinudistria in testa, che hanno promosso e coordinato la cordata, per aver consentito al museo di chiudere finalmente questa pagina imbarazzante della propria storia"”. Il nuovo sistema di sollevamento sarà meno invasivo e permetterà di proseguire i lavori senza compromettere l’estetica e la vivibilità dell’area.
A rendere possibile questa svolta è stato un contributo economico di circa 180mila euro, frutto di una sponsorizzazione collettiva da parte di alcuni imprenditori fiorentini. I nomi dei benefattori sono noti e radicati nel tessuto economico e culturale della città: Stefano Ricci, Leonardo Bassilichi, Giorgio Moretti, Stefano Gabbrielli, Elisabetta Fabri, Marco Carrai, Confindustria, Enic, Fondazione Cr Firenze. Una risposta corale a un appello che, come ha osservato il direttore, ha colto una sensibilità diffusa: “Hanno subito risposto all’appello degli Uffizi”, ha detto Verde. “D’altro canto questo scempio gravava da troppo tempo sulla città. Un’amministrazione pubblica, un’istituzione come la Galleria degli Uffizi deve essere un simbolo non solo dell’identità della nazione ma anche della sua efficienza. Dunque il fatto di possedere una gestione amministrativa e tecnica che sia efficiente rappresenta un elemento fondamentale per l’immagine stessa dell’Italia. È importantissimo, sia per i cittadini che ne sono i proprietari e finanziatori, sia per gli stranieri che guardano agli Uffizi come a un vessillo del nostro paese”.
Verde non ha nascosto la propria soddisfazione, annunciando che lo smontaggio della gru sarà accompagnato da una cerimonia simbolica. “Sarà una giornata simbolica, che Firenze attende da tanto tempo, quella dell’inizio della fine di questo maledetto cantiere”.
Foto: Simone Verde con la gru degli Uffizi
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Via la gru dopo 20 anni: tra 50 giorni Firenze saluterà il “mostro” degli Uffizi |