Chi l’ha detto che l’arte del Trecento sia materia solo per adulti? Con Impara con... Giotto anche i più piccoli possono entrare nel mondo dei capolavori dell’arte divertendosi e scoprendo senza annoiarsi. Il libro-gioco (definito anche un’enigmistica per i più piccoli), scritto da Caterina Borgato, illustrato da Angela Bertolin e curato scientificamente da Elena Annovazzi e Paola Montani, è pensato per accompagnare i giovani alla scoperta di uno dei grandi protagonisti della pittura italiana, Giotto (Vespignano del Mugello, 1267 circa - Firenze, 1337). Pubblicato da Tascabimbi nella collana Impara con… (ISBN 979-12-80615-16-9), ha ricevuto il patrocinio del Comune di Padova, attraverso l’Assessorato alla Cultura e quello alle Politiche Educative e Scolastiche, oltre al sostegno del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, in collaborazione con i Musei Civici agli Eremitani, custodi di una parte del patrimonio artistico legato a Giotto e alla sua scuola. Colorato, curioso e carico di spunti creativi.
Fin dalle prime pagine si percepisce come il progetto abbia una doppia anima: da un lato quella ludica, guidata da Caterina Borgato, autrice specializzata in percorsi educativi per l’infanzia; dall’altro invece quella immaginativa, affidata alle illustrazioni di Angela Bertolin, che ci restituiscono l’arte giottesca in una forma narrativa giocosa. Elena Annovazzi e Paola Montani, che assicurano un’aderenza filologica, scientifica e storica a misura di bambino. Tramite il suo approccio ludico, il libro non appiattisce la complessità del tema trattato. Il volume è inoltre sostenuto da un vario partenariato culturale e istituzionale. Ha infatti ricevuto il patrocinio del Comune di Padova, sia attraverso l’Assessorato alla Cultura sia tramite quello alle Politiche Educative e Scolastiche. A ciò si aggiunge il contributo del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova.
Il formato del libro-gioco è uno degli aspetti più all’avanguardia e riusciti dell’intero progetto. Le pagine raccontano la biografia di Giotto, illustrano le sue opere più conosciute ma in un modo del tutto nuovo. I capitoli che compongono il libro sono infatti costruiti come un piccolo laboratorio. Ma cosa vuol dire? Che i piccoli lettori vengono coinvolti in attività, giochi, quiz, labirinti, disegni da completare, indovinelli e osservazioni guidate. In questo modo si passa dalla contemplazione passiva al coinvolgimento attivo, al fine di stimolare la curiosità, l’osservazione ma anche il pensiero critico dei giovani. E questo è l’aspetto più interessante di Impara con...Giotto.
Ritenuto il padre della pittura moderna, Giotto è considerato una figura ponte tra il Medioevo e l’Umanesimo. Introdurre i bambini alla sua opera vuol dire perciò chiamarli a osservare con uno sguardo diverso il modo in cui gli artisti comunicano storie attraverso l’uso dei simboli, colori e immagini. Significa mostrare loro come, già nel Trecento, fosse possibile generare emozioni tramite una composizione artistica. Cosa possiamo trovare quindi nel volume? All’interno del libro sono presenti alcuni degli episodi più conosciuti legati alla figura dell’artista. Partiamo dalla pecora disegnata da bambino, fino alle riproduzioni (da colorare) degli affreschi raffiguranti San Francesco d’Assisi, raccontati con l’intento di trasmettere l’idea che l’arte è anche esercizio emozionale, oltre che logico. Le tappe più importanti della vita dell’artista vengono ripercorse invece attraverso mappe, schede, attività che favoriscono l’interazione e la memorizzazione, e che riescono a mantenere alta l’attenzione dei bambini anche con contenuti più impegnativi, come il contesto storico, il legame con il territorio, la dimensione religiosa e il percorso personale dell’artista, che vengono proposti in modo accessibile.
Una sezione più corposa del libro è dedicata alla Cappella degli Scrovegni, chiesa di Padova risalente al 1305 che conserva un rilevante ciclo di affreschi del pittore, realizzati tra il 1303 e il 1305. Attraverso il gioco e l’utilizzo della ragione, le pagine dedicate conducono i più giovani all’interno di affreschi, come Giudizio Universale, L’Adorazione dei Magi, o ancora Incontro di Gioacchino e Anna alla porta d’oro, per cercare i dettagli, riconoscere le emozioni dei personaggi, ma anche per scoprire il significato simbolico dei colori, degli oggetti, leggere definizioni e risolvere cruciverba. Non manca un approfondimento sulla prospettiva, elemento centrale nella ricerca di Giotto e punto di svolta nell’evoluzione della rappresentazione spaziale. Qual è quindi la peculiarità del libro? Quella di far diventare il gioco uno strumento didattico al fine di completare, trovare, immaginare ma soprattutto confrontare. In questo contesto le opere d’arte del pittore si trasformano in un nuovo territorio da analizzare.
Grande attenzione è riservata anche al contesto storico. All’interno del volume i bambini vengono guidati nella scoperta del Trecento italiano, dei mestieri del tempo, delle tecniche pittoriche utilizzate, e della vita quotidiana. Iniziano familiarizzare con termini come basilica, volta, affresco, prospettiva, cattedrale, che vengono trasformati in parole legate ad esperienze concrete (in ambito scientifico e ludico). L’approccio che il libro vuole avere è perciò multidisciplinare: parliamo arte, storia, geografia, persino filosofia; materie che vengono integrate in un linguaggio facilmente comprensibile ad un pubblico di più piccoli. Altro pregio del volume è la sua connessione con il territorio. Il riferimento alle città di Roma, Assisi, Firenze, Padova e alla loro tradizione artistica è costante, particolarmente valorizzato e attraverso il gioco i bambini vengono stimolati a visitare i luoghi legati a Giotto. L’obiettivo è dunque duplice. Abbiamo uno sguardo differente verso l’esplorazione urbana dei suoi luoghi, ma anche un’idea diversa di cultura. Facciamo riferimento a un’esperienza fisica, in grado di passare attraverso la visita ai musei, ma anche la partecipazione alle attività scolastiche. Rilevante allo stesso modo è il valore educativo del libro. Impara con... Giottoinsegna ai bambini chi è Giotto, che cosa significa creare, che cosa vuol dire comunicare una storia attraverso le immagini. L’arte è intesa così come oggetto di studio e stimolo alla costruzione dell’identità.
Le illustrazioni di Angela Bertolin accompagnano i bambini con uno stile immediato, in sintonia con il tono del testo. I personaggi sono riconoscibili e simpatici, ma allo stesso tempo rispettosi dell’atmosfera storica. Impara con... Giotto si presenta perciò come uno strumento che unisce contenuti storici e artistici con una progettazione pedagogica, in grado di avvicinare i bambini in modo duraturo al patrimonio culturale e di accendere in loro la curiosità legata al mondo dell’arte. Viviamo in un’epoca in cui spesso si dà per scontato che i più piccoli siano incapaci di comprendere i linguaggi (a volte anche più complessi) dell’arte. Impara con... Giotto ha lo scopo di dimostrare proprio il contrario. Vale a dire che con i giusti strumenti, è possibile educare la generazione dei più giovani a diversi aspetti della materia artistica. Alla bellezza, alla storia, alla creatività, al senso del tempo e della memoria. È possibile, e necessario, costruire ponti tra il nostro passato e presente e tra museo e scuola. Il libro è quindi per tutti coloro che credono che i grandi maestri del passato, come Giotto, abbiano ancora molto da raccontare alle generazioni di oggi.
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ISCRIVITI ALLA NEWSLETTERL'autrice di questo articolo: Noemi Capoccia
Originaria di Lecce, classe 1995, ha conseguito la laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2021. Le sue passioni sono l'arte antica e l'archeologia. Dal 2024 lavora in Finestre sull'Arte.