Dall’11 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026 il Brooklyn Museum a New York ospita Monet e Venezia, una mostra che riunisce una selezione dei dipinti veneziani di Claude Monet, un capitolo ancora poco indagato della produzione dell’artista. Si tratta della più ampia esposizione museale dedicata a Monet a New York negli ultimi venticinque anni, con oltre cento opere d’arte, libri e oggetti, tra cui diciannove dipinti veneziani del pittore.
L’esposizione segna la prima indagine museale dedicata alle opere veneziane di Monet dopo la loro presentazione parigina del 1912, e li pone in dialogo con opere di momenti chiave della sua carriera e con le vedute di Venezia realizzate da Canaletto, John Singer Sargent, J. M. W. Turner e Pierre-Auguste Renoir. La mostra fa seguito alle precedenti esposizioni che il Brooklyn Museum ha dedicato al maestro impressionista, come Monet’s London: Artists’ Reflections on the Thames, 1859–1914 (2005), Monet and the Mediterranean (1997) e Monet & His Contemporaries (1991).
Realizzata in collaborazione con il Fine Arts Museum di San Francisco e curata da Lisa Small, Senior Curator of European Art del Brooklyn Museum, e Melissa Buron, già direttrice degli affari curatoriali al Fine Arts Museum di San Francisco e oggi direttrice delle collezioni e curatrice capo al Victoria & Albert Museum di Londra, la mostra offre al pubblico l’occasione di scoprire la visione poetica e innovativa con cui Monet interpretò la città lagunare.
Nel 1908, incoraggiato dalla moglie Alice, Monet lasciò Giverny per recarsi a Venezia. Fu subito rapito dalla luce radiosa e dallo splendore architettonico della città. Le opere nate da quel soggiorno, spesso oscurate dai suoi più celebri paesaggi francesi, costituiscono uno dei capitoli più luminosi e meno esplorati della sua carriera. Il progetto di un ritorno a Venezia fu interrotto nel 1911 dalla malattia e dalla successiva scomparsa di Alice. In lutto, Monet si ritirò nel suo studio, dove completò i dipinti veneziani, esposti con grande successo a Parigi nel 1912. Sebbene Monet visitò Venezia una sola volta, la città lo segnò profondamente. Con la sua fragile bellezza e il suo equilibrio tra terra e acqua, divenne un luogo di sperimentazione formale e di risonanza simbolica.
In mostra sono esposte opere di artisti che precedettero o che furono contemporanei di Monet – tra cui Renoir, Sargent, Turner e Whistler – che consentono di collocare la sua visione all’interno della lunga tradizione iconografica della Serenissima. Sono inoltre presenti opere significative delle collezioni del Brooklyn Museum, tra cui quattro acquerelli di Sargent acquisiti nel 1909 e una selezione di incisioni veneziane di Whistler.
A differenza delle vivaci scene di Canaletto, la Venezia di Monet appare quasi priva di figure umane: l’artista concentra la sua attenzione sulla fusione tra architettura, acqua e luce, elementi che si dissolvono in un’atmosfera avvolgente.
Oltre ai dipinti dedicati a Venezia, la mostra presenta più di una dozzina di opere che illustrano il costante fascino di Monet per l’acqua e i riflessi: dai paesaggi della Normandia alle vedute di Londra, fino alle celebri ninfee di Giverny. Tre di queste tele, provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, da una collezione privata e dai Fine Arts Museums of San Francisco, offrono la possibilità di confrontare direttamente le sperimentazioni veneziane con l’evoluzione del suo linguaggio pittorico. Il percorso espositivo include inoltre cimeli storici, quali guide di Venezia, cartoline e lettere scritte da Alice alla figlia, in prestito dalla collezione privata di Philippe Piguet, pronipote di Alice Monet dal suo primo matrimonio.
Monet e Venezia offre al pubblico anche un’esperienza multisensoriale: una partitura sinfonica originale ispirata ai dipinti veneziani dell’artista, composta da Niles Luther, compositore in residenza del Brooklyn Museum. Nella rotonda al quinto piano del museo, i visitatori saranno poi accolti da un’installazione immersiva curata dallo studio di design Potion di Brooklyn, con filmati di Joan Porcel Studio e un paesaggio sonoro etereo di Luther, che integra registrazioni ambientali effettuate a Venezia e e frammenti di temi melodici tratti dalla sua sinfonia. Nella galleria conclusiva, la sinfonia di Luther dialoga con i dipinti di Venezia di Monet – Palazzo Dario, San Giorgio Maggiore e Palazzo Ducale – in un’esperienza sinestetica che traduce in suono la dissolvenza di luce e colore tipica della pittura del padre dell’Impressionismo.
Accompagna la mostra un catalogo illustrato con un’introduzione di Melissa Buron e saggi di Lisa Small, Niles Luther e studiosi ddell’Impressionismo e dell’arte dell’Ottocento, tra cui André Dombrowski, Donato Esposito, Elena Marchetti, Félicie Faizand de Maupeou, Jonathan Ribner e Richard Thomson. I contributi intendono offrire una lettura critica delle opere veneziane di Monet con una prospettiva socio-storica ed ecocritica, per comprendere uno dei momenti più intensi della sua carriera.
La mostra è sponsorizzata dalla Bank of America.
"È emozionante riunire così tanti dei radiosi dipinti di Monet dedicati a Venezia, tra cui il Palazzo Ducale di Brooklyn, acquisito nel 1920 ed emblematico dell’impegno pionieristico del Museo nei confronti dell’arte moderna francese", ha affermato Lisa Small. “Monet trovò nella città lagunare l’ambiente ideale per catturare gli effetti evanescenti e interconnessi di luce colorata e aria che definiscono il suo stile. Nei suoi dipinti veneziani, magnifiche chiese e palazzi misteriosi, tutti evocati da tocchi di pittura prismatici, si dissolvono nell’atmosfera scintillante come apparizioni fluttuanti. Non vediamo l’ora che i nostri visitatori possano ”viaggiare“ a Venezia e immergersi nella bellezza dispiegata di questi dipinti abbaglianti”.
“Siamo lieti di presentare questa mostra innovativa, che offre ai visitatori una nuova opportunità di interagire con uno degli artisti più celebri al mondo in un modo nuovo e audace”, ha affermato Anne Pasternak, Shelby White and Leon Levy Director al Brooklyn Museum. “Attraverso un’interpretazione e un design ponderati, invitiamo il nostro pubblico a vedere Venezia attraverso gli occhi di Monet e a lasciarsi ispirare dalla sua visione”.
“Nel comporre per questa mostra, ho trattato i dipinti come souvenir ì, proprio come li descriveva Monet: ricordi intrisi di bellezza e malinconia”, ha affermato Luther. “Il mio processo è di scoperta, non di invenzione: scopro una musica che nessuno ha ancora ascoltato. Fondendo tradizioni italiane, francesi e americane, la composizione rispecchia la Venezia scintillante e dissolta di Monet, trasformando le pennellate in un suono vivo che avvolge l’ascoltatore di luce e desiderio”.
Immagine: Claude Monet, Palazzo Ducale (1908; olio su tela; Brooklyn Museum, dono di A. Augustus Healy, 20.634). Foto: Brooklyn Museum
Titolo mostra | Monet e Venezia | Città | New York | Sede | Brooklyn Museum | Date | Dal 11/10/2025 al 01/02/2026 | Artisti | Claude Monet, Canaletto, Pierre-Auguste Renoir, William Turner, John Singer Sargent | Curatori | Lisa Small, Melissa Buron | Temi | Impressionismo, Venezia, Claude Monet |
![]() |
New York, al Brooklyn Museum una mostra dedicata ai dipinti veneziani di Claude Monet |
Per inviare il commento devi
accedere
o
registrarti.
Non preoccuparti, il tuo commento sarà salvato e ripristinato dopo
l’accesso.