Due capolavori di Boccioni e Pellizza arricchiscono la Pinacoteca Divisionismo di Tortona


Il museo di Tortona presenta due nuove importanti acquisizioni: “La signora Maffi” di Umberto Boccioni e “Il cammino dei Lavoratori” di Giuseppe Pellizza da Volpedo, opere fondamentali per comprendere la transizione dal Divisionismo al Futurismo e l’evoluzione dell’arte italiana tra Otto e Novecento.

La Pinacoteca Divisionismo di Tortona si conferma un centro di eccellenza per lo studio e la valorizzazione dell’arte italiana a cavallo tra Otto e Novecento, annunciando due nuove, significative acquisizioni che vanno ad arricchire la sua già prestigiosa collezione. Si tratta de La signora Maffi. Una maestra di scena di Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 1882 – Verona, 1916), realizzata nel 1909, e de Il cammino dei Lavoratori di Giuseppe Pellizza da Volpedo (Volpedo, 1868 – 1907), databile tra il 1898 e il 1899. Entrambe le opere rappresentano momenti decisivi nella carriera dei due autori, nonché passaggi fondamentali nella storia dell’arte italiana: la prima nel contesto del passaggio dal Divisionismo al Futurismo, la seconda come studio preparatorio del celebre Il Quarto Stato.

La novità più recente riguarda l’ingresso in collezione dell’opera di Umberto Boccioni, La signora Maffi. Una maestra di scena, un dipinto che segna una fase di grande transizione per l’artista. Realizzata nel 1909, l’opera testimonia l’adesione di Boccioni al linguaggio divisionista, ma anche l’inizio di una tensione espressionista e dinamica che prelude al Futurismo. L’opera è emblematica di un periodo in cui l’artista milanese esplora con intensità nuovi strumenti formali, sfruttando il potenziale del colore e della luce in funzione costruttiva ed emotiva. Il soggetto, Adalgisa Maffi, maestra di scena, viene rappresentato con una forza plastica e luministica che impressiona per la sua modernità. La figura emerge da un interno solo suggerito, quasi astratto, costruito da un gioco di pennellate che si traduce in un effetto di potenza espressiva e presenza scenica. Boccioni esalta la tridimensionalità della figura umana, rendendola fulcro di una composizione ravvicinata e intensa, che richiama l’Espressionismo nordico e porta in sé la lezione luministica di Gaetano Previati.

Umberto Boccioni, La signora Maffi (1909; Tortona, Pinacoteca Il Divisionismo)
Umberto Boccioni, La signora Maffi (1909; Tortona, Pinacoteca Il Divisionismo)
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il cammino dei lavoratori (1898-1899; Tortona, Pinacoteca Il Divisionismo)
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il cammino dei lavoratori (1898-1899; Tortona, Pinacoteca Il Divisionismo)

L’importanza dell’opera è anche storica: La signora Maffi fu esposta già nel 1910 alla mostra personale che Boccioni tenne a Ca’ Pesaro a Venezia, evento che segnò una svolta nella ricezione pubblica e critica del suo lavoro. Con questa acquisizione, la Pinacoteca Divisionismo di Tortona si arricchisce di un tassello molto rilevante per comprendere la trasformazione dell’estetica boccioniana e dà ai visitatori una ulteriora possibilità di cogliere il passaggio dal naturalismo analitico del Divisionismo alle suggestioni di movimento e modernità che daranno vita alla rivoluzione futurista.

La seconda opera che completa questa rinnovata proposta espositiva è Il cammino dei Lavoratori di Giuseppe Pellizza da Volpedo, acquisita e già esposta a Tortona dal novembre scorso. Realizzata tra il 1898 e il 1899, l’opera rappresenta uno studio preparatorio per Il Quarto Stato, il capolavoro che sarebbe stato completato pochi anni dopo e che è oggi una delle immagini più iconiche dell’arte italiana del Novecento. Ma Il cammino dei Lavoratori non è solo un passaggio intermedio: è un dipinto autonomo, dotato di una propria forza espressiva e valenza artistica, che restituisce in modo vibrante le tensioni sociali ed esistenziali dell’epoca.

La scena raffigurata è quella di un gruppo compatto di lavoratori che avanza deciso, in un movimento corale che simboleggia la presa di coscienza collettiva. Le figure si intrecciano in un flusso inarrestabile, con gesti e sguardi che esprimono determinazione e speranza. L’intera composizione è pervasa da un’ocra calda che dona unità e intensità al gruppo, e allo stesso tempo orienta la scena verso una luce che assume un valore simbolico. Pur nella sua funzione di studio, Il cammino dei Lavoratori riesce a trasmettere con immediatezza la visione etica e poetica di Pellizza, confermandosi come opera di alto valore e forte impatto visivo.

L’inserimento di queste due opere nella collezione permanente della Pinacoteca Divisionismo segna un momento significativo nella storia del museo tortonese. La struttura, situata nel cuore della città, ospita oggi oltre 145 opere dei maggiori esponenti del Divisionismo italiano, tra cui spiccano nomi come Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Giovanni Segantini e naturalmente Giuseppe Pellizza da Volpedo. Queste acquisizioni rafforzano ulteriormente il ruolo della Pinacoteca come punto di riferimento nazionale e internazionale per lo studio del Divisionismo. L’attenzione del museo non è solo rivolta alla conservazione, ma anche alla valorizzazione attiva delle opere, attraverso un costante dialogo con studiosi, collezionisti, enti culturali e istituzioni pubbliche.

L’inaugurazione ufficiale del nuovo allestimento, che comprenderà La signora Maffi di Boccioni accanto a Il cammino dei Lavoratori di Pellizza, è prevista per il mese di giugno.


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