Milano dedica a Remo Salvadori la più estesa mostra diffusa della sua carriera


Tre luoghi simbolici della città – Palazzo Reale, Museo del Novecento e Chiesa di San Gottardo in Corte – ospitano un’articolata esposizione dedicata all’artista toscano, con installazioni permanenti, opere storiche e inediti site-specific.

Dal 16 luglio al 14 settembre 2025, la città di Milano presenta una mostra diffusa dedicata a Remo Salvadori, articolata su tre sedi: Palazzo Reale, Museo del Novecento e la Chiesa di San Gottardo in Corte. Si tratta della più ampia esposizione mai realizzata sull’artista toscano, nato a Cerreto Guidi nel 1947, tra i protagonisti della scena italiana contemporanea. Il progetto è promosso dal Comune di Milano – Cultura e prodotto da Palazzo Reale ed Eight Art Project, in collaborazione con Museo del Novecento e Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, con il patrocinio del Ministero della Cultura. La curatela è affidata a Elena Tettamanti e Antonella Soldaini.

“Il progetto della mostra è nato ponendo l’attenzione sui nuclei tematici rappresentativi dell’opera di Remo Salvadori”, osserva la curatrice Elena Tettamanti. “Le opere con cui l’artista esprime il proprio universo - al di fuori di ogni riferimento contingente e temporale - consentono al visitatore di entrare in relazione con Salvadori. Un invito a diventare figura partecipativa dell’evento, “nel momento” del suo farsi all’interno di uno spazio che è estensione ideale del suo studio”.

“Come se ci si trovasse ad attraversare una sequenza di “stanze” che abitano il pensiero dell’artista”, commenta la curatrice Antonella Soldaini, “il visitatore, oltre che esperire una maggiore conoscenza della propria sensibilità, quando messa a contatto con le opere, avrà la possibilità in questa occasione espositiva, di essere coinvolto in un dialogo tra sé e l’altro, in una reciprocità da cui si sviluppa un nuovo modo di vedere l’esistente e da cui prendono vita inedite modalità di relazionarsi”.

Allestimento della mostra diffusa dedicata a Remo Salvadori. © Altopiano
Allestimento della mostra diffusa dedicata a Remo Salvadori. © Altopiano

L’ingresso a Palazzo Reale e al Museo del Novecento è gratuito, mentre per accedere alla sezione allestita nella Chiesa di San Gottardo è richiesto il biglietto del Museo del Duomo. Il percorso espositivo si sviluppa in più capitoli, includendo anche due appuntamenti musicali affidati al compositore Sandro Mussida: il 15 luglio, durante l’inaugurazione, e il 9 settembre, con una performance ispirata all’universo poetico di Salvadori. Lo stesso giorno sarà presentato il catalogo dell’esposizione, articolato in due volumi editi da Silvana Editoriale. La mostra al primo piano di Palazzo Reale riunisce cinquantanove opere e si distingue per un impianto non cronologico, pensato per generare un’interazione tra opere, spazio espositivo e presenza del visitatore. Il percorso mira a restituire il senso del momento come tempo vivo, centrale nella poetica dell’artista, attraverso un allestimento che mette in dialogo installazioni storiche e interventi site-specific.

Tra le opere esposte spicca Continuo Infinito Presente (1985, riedito nel 2007), un cerchio in cavi d’acciaio intrecciati che occupa la Sala dei Ministri. Nella Sala del Trono si trova No’ si volta chi a stella è fisso (2004, 2025), già anticipata nella Sala delle Cariatidi. L’opera, in metallo lucido, muta a seconda dell’ambiente in cui è ospitata. Nella stessa direzione si muove Germoglio, presentata in quattro versioni a parete, dal 1988 al 2017, insieme alla scultura Lente liquida (1998, 2024), quattro contenitori di vetro con acqua sormontati da un cerchio in rame e foglia d’oro. Nel momento (1974, 2025) è collocata sullo stipite di una finestra, visibile sia dall’interno che dall’esterno di Palazzo Reale. Nella Sala degli Specchi si trovano diverse versioni di Verticale, un cilindro di rame che funge da appoggio per oggetti di materiali eterogenei. Nella stessa area emerge Anfora e modello (1982, 2025), una scultura in gesso circondata da cerchi metallici, che richiama l’iconografia di san Cristoforo.

Allestimento della mostra diffusa dedicata a Remo Salvadori. © Altopiano
Allestimento della mostra diffusa dedicata a Remo Salvadori. © Altopiano

Un’intera sala è dedicata a Stanza delle tazze (1986), esposta per la prima volta ad Amsterdam e composta da tazze ottenute dalla sovrapposizione di cerchi e ellissi. Il concetto di osservazione è esplorato attraverso la serie L’osservatore non l’oggetto osservato, installazioni simili a cavalletti in ferro e oro che riflettono sulla relazione tra sguardo e oggetto. Qui trovano posto anche Tazza nel momento (1995, 2004) e diverse versioni di Nel momento (1974), tra cui una del 2007 composta da 111 elementi in piombo. Due acquerelli Ecce homo (1985) introducono all’omonima opera in rame. L’ultima sezione del percorso ospita la prima versione di Continuo Infinito Presente (1985), di 22 centimetri di diametro, affiancata da Stella (2017), un tavolo in vetro e rame che il pubblico è invitato a utilizzare. Chiude la sezione l’opera Alfabeto (2013, 2016), sette elementi in metalli diversi che alludono a un linguaggio simbolico, insieme a Triade (1989), composizione in bronzo e rame basata sulla forma triadica.

Al Museo del Novecento dal 2 luglio 2025, due opere completano l’esposizione: Alveare (1996, 2024), una sequenza di bacchette di rame lungo la parete della rampa d’accesso, e Nel momento (1974, 2025), installazione che insiste sul lucernario presso l’area archivi.

Un ulteriore capitolo si apre nella chiesa di San Gottardo in Corte dal 18 luglio al 31 agosto 2025, dove 10 frecce nei colori di minerali (1969-1970), esposta per la prima volta nel 1970 e in seguito alla Biennale di Parigi del 1973, è collocata in dialogo con un affresco giottesco. In relazione a questa, Stella (2025), realizzata per l’occasione, richiama una dimensione cosmologica, amplificando la funzione contemplativa dello spazio.

Allestimento della mostra diffusa dedicata a Remo Salvadori. © Altopiano
Allestimento della mostra diffusa dedicata a Remo Salvadori. © Altopiano

Il catalogo, edito da Silvana Editoriale, che accompagna l’esposizione è suddiviso in due volumi. Il primo raccoglie una conversazione tra le curatrici e l’artista, oltre a 34 contributi affidati a studiosi di discipline diverse, dall’arte alla filosofia, ai quali sono stati assegnati lemmi che compongono l’universo concettuale dell’artista. Il secondo volume è un leporello che documenta fotograficamente tutte le opere e gli eventi connessi. La mostra rientra nel programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, iniziativa multidisciplinare che anticipa i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, ponendo in dialogo arte e sport con l’obiettivo di promuovere valori comuni e avvicinare le giovani generazioni alla cultura.

L’identità grafica dell’intero progetto è curata dallo studio Leftloft. L’evento è sostenuto da Cristalfarma, Aon, Fondazione Guido Venosta, Pellini Milano, C-Zone e Pecci, con il supporto tecnico di Urban Vision e NEMO Group. Il supporto assicurativo è fornito da REVO Insurance S.p.A.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraRemo Salvadori
CittàMilano
SedeVarie sedi
DateDal 30/11/-0001 al 30/11/-0001
ArtistiRemo Salvadori
CuratoriAntonella Soldaini, Elena Tettamanti
TemiMilano, Arte contemporanea

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