In arrivo a Palazzo Reale di Milano una grande retrospettiva su Man Ray


Palazzo Reale di Milano si prepara a ospitare da settembre un’ampia retrospettiva dedicata a uno dei grandi protagonisti dell’arte del XX secolo: Man Ray, pittore, fotografo, regista e sperimentatore instancabile. 

Dal 24 settembre 2025 all’11 gennaio 2026 Palazzo Reale di Milano ospita Man Ray. Forme di luce, un’ampia retrospettiva dedicata a uno dei grandi protagonisti dell’arte del XX secolo. Man Ray, innovatore visionario dei linguaggi visivi, ha lasciato un’impronta indelebile che ancora oggi influenza fotografia, arte, design e cultura contemporanea. Le sue opere, intrise di ironia, eleganza, provocazione e spirito libero, mantengono una straordinaria attualità e testimoniano il ruolo essenziale che l’artista ha avuto nel trasformare i confini dell’arte moderna.

Promossa dal Comune di Milano – Cultura e realizzata da Palazzo Reale in collaborazione con Silvana Editoriale, è curata da Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca, e rientra nel programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il progetto multidisciplinare e diffuso che attraverserà l’Italia, celebrando i valori olimpici e promuovendo il dialogo tra arte, cultura e sport in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, in programma rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026.

Man Ray (Philadelphia, 1890 – Parigi, 1976) è stato pittore, fotografo, regista e sperimentatore instancabile ed è considerato figura chiave delle avanguardie artistiche del Novecento. Nato Emmanuel Radnitsky da una famiglia ebrea di origini russe, adottò lo pseudonimo “Man Ray” – unione di “Man” (uomo) e “Ray” (raggio di luce) – segnando così l’inizio di una vita e di una carriera profondamente votate alla sperimentazione artistica.

Larmes, 1932. © Man Ray 2015 Trust / ADAGP-SIAE – 2024. Immagine: Telimage, Paris
Larmes, 1932. © Man Ray 2015 Trust / ADAGP-SIAE – 2024. Immagine: Telimage, Paris

L’esposizione raccoglie circa trecento opere, tra fotografie vintage, disegni, litografie, oggetti e documenti, provenienti da importanti collezioni sia pubbliche che private.

Il percorso della mostra guida il visitatore attraverso l’intera attività creativa dell’artista, presentando i principali temi che ne hanno ispirato la produzione: gli autoritratti, in cui l’artista gioca con la propria identità e costruisce personaggi ambigui e camaleontici; i ritratti di amici e intellettuali che gravitavano nei circoli culturali europei e americani tra le due guerre; la figura femminile, costante musa e oggetto di sperimentazione visiva; i nudi, interpretati come forme astratte, frammenti simbolici e giochi di luce; le celebri rayografie e le solarizzazioni, testimonianza della sua inesauribile ricerca tecnica ed estetica; la moda, dove avanguardia e raffinatezza si intrecciano; i multipli e i ready-made, che riflettono il suo spirito dadaista e la sua indifferenza verso l’unicità dell’opera d’arte; il cinema, esplorato come spazio di totale libertà creativa, con la proiezione dei suoi film Le Retour à la raison (1923), Emak Bakia (1926), L’Étoile de mer (1928) e Les Mystères du Château de Dé (1929).

L’allestimento della mostra è stato ideato dallo Studio ZDA – Zanetti Design Architettura.

Ad accompagnare l’evento espositivo, un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale, curato da Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca, arricchito da testi critici di Raffaella Perna e da apparati biografici e bibliografici.

Orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 19.30; il giovedì dalle 10 alle 22.30. Chiuso il lunedì.

Le Violon d’Ingres (1924; stampa ai sali d’argento, 39 x 30 cm; Collezione privata) © Man Ray 2015 Trust / ADAGP-SIAE – 2024. Immagine: Telimage, Paris
Le Violon d’Ingres (1924; stampa ai sali d’argento, 39 x 30 cm; Collezione privata) © Man Ray 2015 Trust / ADAGP-SIAE – 2024. Immagine: Telimage, Paris

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraMan Ray. Forme di luce
CittàMilano
SedePalazzo Reale
DateDal 24/09/2025 al 11/01/2026
ArtistiMan Ray
CuratoriPierre-Yves Butzbach, Robert Rocca
TemiMilano, Novecento, Fotografia

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